Oltre 200 operatori della Catechesi si sono ritrovati a condividere fatiche e gioie dell’Annuncio del Vangelo

Il Vescovo ha ribadito l'importanza del coinvolgimento delle famiglie

 
“Con-dividiamo il cammino della catechesi” è il tema dell’incontro che ha coinvolto venerdì 11 novembre 2016 nella parrocchia di Laghetto oltre duecento operatori diocesani impegnati nell’ambito della catechesi.
L’invito esplicitava già il contenuto della serata: l’ascolto cioè di 3 realtà diocesane che stanno cercando di modificare la catechesi tradizionale con riflessioni vicine, ma distinte. Tutte le riflessioni trovano il fondamento nella nota del Vescovo Beniamino “Generare alla vita di fede”, oltre che in una presa di coscienza del cambiamento sociale in corso. L’unità pastorale di Barbarano-Mossano, creata nel 2005, sta proponendo da alcuni anni una catechesi rivolta alle famiglie più che ai soli bambini e pensata in modo tale da superare la classica scansione scolastica: “l’ora” di catechismo non basta più, ma soprattutto non è più efficace. Per questo motivo, tra le altre iniziative, i ragazzi vengono affidati ad alcuni operatori pastorali che li accompagnano, per esempio, a visitare gli ammalati, a portare l’Eucarestia… Il percorso esperienziale viene scelto in base alla tematica sviluppata durante l’anno e viene condivisa e verificata,  non solo con i ragazzi, ma anche dai genitori. Nella parrocchia di Ognissanti ad Arzignano si sta invece provando con un graduale coinvolgimento dei genitori già dal dopo Battesimo perché il desiderio di fondo è quello di aiutare a far riscoprire la fede agli adulti. Accanto a questo aspetto, proprio i genitori in fase di verifica hanno sottolineato l’importanza di creare tempi e spazi ad hoc per poter parlare di fede con i figli, esperienza che difficilmente riescono a vivere in famiglia. Anche per questo è stata sottolineata la necessità di una maggiore attenzione ai genitori. Il vicariato di Dueville si è organizzato negli ultimi anni in modo tale da far collaborare le diverse parrocchie della propria realtà. Complessivamente le parrocchie coinvolte attivamente nel progetto sono 7 su 10. La struttura che si è scelta è quella della “specializzazione” per cui un referente per anno catechistico segue l’andamento generale oltre alla formazione dei genitori e degli accompagnatori degli adulti. In questo modo si è messo in circolo una positiva sinergia nelle diverse realtà, ma anche una più stretta collaborazione tra loro. Pur nella positività dell’esperienza, gli accompagnatori dei catechisti chiedono una formazione più specifica anche per i genitori: una formazione che curi anche le dimensioni pedagogica e psicologica, per esempio. Già gli sforzi fatti sottolineano l’importanza di alcune possibilità offerte agli adulti che li stimolano nelle loro scelte personali. Don Giovanni Casarotto, direttore dell’ufficio catechistico diocesano, ha quindi sottolineato alcuni aspetti della mistagogia, il tempo che accompagna la crescita attraverso i sacramenti, esprimendo la necessità di una dimensione esperienziale anche nella fede dei ragazzi oltre che degli adulti. Sono stati quindi presentati i progetti “Uscite” e “Professione di fede” che l’ufficio ha predisposto con la collaborazione di diversi contributi per aiutare gli operatori della catechesi diocesani in questo tempo di rinnovamento. Le conclusioni sono state lasciate a mons. Pizziol che ha più volte espresso la sua soddisfazione per uno spaccato di realtà ecclesiale positivo, non tanto perché tutto funzioni bene – anche perché è un tempo ancora di rodaggio e di novità – ma perché è stato espresso entusiasmo per l’annuncio cristiano. Il Vescovo ha ribadito l’importanza della cura dei genitori, ma ha lasciato una provocazione ai presenti e cioè di pensare ad un coinvolgimento anche dei nonni che si occupano in tanti modi e per diverso tempo dei loro nipoti. In fine mons. Pizziol ha invitato tutti ad avere uno sguardo di rispetto, di libertà e di tenerezza, senza troppi affanni, ma ricordando che “Dio fa crescere quanto ciascuno contribuisce ad irrigare in tanti modi e quindi non tutto dipende da noi”, ha detto il Vescovo Beniamino. Nicoletta, catechista a Bassano, nella fase di riappropriazione proposta a conclusione della serata, si è espressa con i vicini dicendo che ha fatto proprie la consapevolezza di nuove esperienze, la positività di incontrare anche gli adulti (i genitori) e la necessità di rinnovarsi come catechisti. La serata è stata complessivamente percepita come la possibilità di scambiarsi i vissuti, i punti di vista, le idee… una sorta quasi di laboratorio costruito insieme da chi ha le mani in pasta nella catechesi. Naike Monique Borgo Su questa pagina si possono vedere le proposte dell’ufficio catechistico per l’anno 2016/2017