Oltre 450 giovani per Quelli dell’ultimo

Numerosa la partecipazione all'iniziativa di Capodanno della Diocesi

 
Grande successo a “Quelli dell’ultimo” con la partecipazione di oltre 450 giovani coinvolti fra Vicenza e Noventa Vicentina. Il ritrovo a Vicenza è stato nella parrocchia San Giuseppe al  Mercato Nuovo; dopo un breve incontro iniziale, ci sono stati gli interventi del Vescovo Beniamino e di don Giovanni Sandonà direttore della Caritas Diocesana che hanno fatto i loro auguri ai partecipanti.In particolare il Monsignor Pizziol ha rivolto queste parole ai giovani: “Voi oggi siete la risposta a chi, come accaduto a Parigi, disprezza la vita. E’ una bellissima iniziativa, complimenti e grazie a tutto lo staff! Vi dico già che la porterò alla Conferenza Episcopale Triveneta come esperienza da diffondere in tutto il territorio nazionale”. Don Giovanni ha invece fatto ricordare ai ragazzi un’esperienza vissuta da tutti sin da bambini: il gioco “Avete paura dell’uomo nero?“. Mentre parlava, don Giovanni ha chiamato vicino a sé un giovane profugo accolto dalla caritas vicentina ed ha commentato: “E cosa facevamo durante quel gioco? Scappavamo. Ecco. Oggi qui tentiamo di abbattere la paura del diverso con la condivisione. La paura dell’immigrato perché ci sentiamo minacciati, la paura del vecchio che ha bisogno di assistenza, la paura della persona disabile o senza dimora perché diverso… Cerchiamo di porre gesti e occasioni di condivisione. Non solo oggi ma tutti i giorni dell’anno, partendo dall’esperienza di oggi”. Ha concluso presentando questo giovane, dandogli un nome e lui ha raccontato qualcosa della sua storia, così da non essere più solo un volto tra i tanti.Anche  don Lorenzo Dall’Olmo, responsabile della pastorale giovanile diocesana, ha introdotto i ragazzi e le ragazze fra i 16 e i 35 anni, all’iniziativa che avrebbero vissuto in 40 realtà della nostra diocesi, da Rosà ad Arzignano, da Noventa a Breganze, da Schio a Lonigo.Tra queste realtà i giovani hanno scelto dove condividere qualche ora in semplicità e gioia, soprattutto per vederle ed incontrare le persone che lì vi abitano. Si trattava di case di riposo, strutture per persone con disabilità, centri di accoglienza per rifugiati, servizi per mamme in difficoltà, gruppi di auto mutuo aiuto per persone con sofferenza psichica, centri di accoglienza per persone senza dimora…  Alcuni giovani di Quelli dell’Ultimo che hanno prestato servizio a Casa Santa Lucia e Casa San Martino hanno commentato così l’esperienza: “É stata una bella serata di allegria e condivisione iniziata prima di cena con vari giochi, ai quali hanno partecipato gli ospiti più giovani: giochi da tavolo, calcio balilla… Successivamente ci siamo trasferiti in sala da pranzo per la cena. Tutti i giovani, una quindicina, e i volontari hanno cenato insieme. Verso le 21.30 i volontari e gli ospiti di sono trasferiti a casa san Martino,  mentre i giovani si dono fermati ancora un po’ per sistemare la sala. Poi di nuovo tutti insieme a Casa san Martino ad attendere la mezzanotte. Giochi da tavolo, una chitarra, una serena allegria. Brindisi finale, baci e abbracci, scambio di auguri e poi a nanna.Complessivamente a cena cerano 50 ospiti, 15 giovani che hanno cucinato e servito, 11 volontari”.