Padre Sala alla Scuola del Lunedì su “ecologia integrale”

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Ultimo incontro della Scuola del Lunedì promosso dalla Formazione permanente del Clero. Ospite nella  mattinata di lunedì 29 febbraio il gesuita vicentino padre Sergio Sala, della comunità di Scampia, Napoli. “Da alcuni anni – ha esordito padre Sala – vivo e opero nel cuore della tristemente nota terra dei fuochi, toccandone con mano le ferite e le sofferenze”. La Campania felix – come era chiamata la regione in epoca antica per la bellezza della natura e la ricchezza agricola – oggi è guardata con paura e i suoi prodotti non vengono più acquistati a causa dell’inquinamento del suolo che porta la gente ad ammalarsi e a morire.  Il Ministero della Sanità e l’Istituto Superiore di Sanità hanno riconosciuto in quest’area un aumento molto significativo (fino al ­­più 51 %) dell’incidenza di tumori e leucemie nell’età evolutiva, nonché il nesso tra tale aumento e la pratica criminale della camorra di smaltire illegalmente rifiuti anche molto pericolosi nelle campagne campane. “Tali rifiuti sono stati ammassati, sotterrati, bruciati (ecco perché si parla di terra dei fuochi) per conto di industrie anche del nord Italia – ha spiegato il giovane gesuita – e intanto la gente, in particolare i bambini, continua a morire”.Oltre al problema delle ecomafie, il territorio campano è segnato da una microcriminalità diffusa e da un sistema scolastico in grave sofferenza. “Quello che manca è soprattutto la coscienza e l’impegno del bene comune. Si spera sempre nel Masaniello di turno, che arrivi – da solo – a risolvere i problemi di tutti”.  In tale contesto la Chiesa può svolgere un’importantissima azione educativa per portare la gente (e i giovani in particolare) a maturare nuovi stili di vita, più rispettosi dell’ambiente e della sua tutela. Su questa linea è il capitolo VI dell’enciclica Laudato sì in cui papa Francesco ci invita a superare la mentalità consumistica (diffusa ormai anche tra molti poveri) vivendo le buone pratiche: vestirsi di più e scaldare meno gli ambienti; differenziare la raccolta dei rifiuti e usare meno plastica; non sprecare l’acqua; utilizzare di più i mezzi pubblici. Oltre che una scelta necessaria per la salvaguardia del pianeta, questa è anche una sobrietà liberante per l’essere umano. “Quando un cattolico si confessa dovrebbe anche dire se ha fatto o meno la raccolta differenziata”. “E soprattutto – ha concluso padre Sala – dobbiamo essere convinti che questi sforzi sono tutt’altro che inutili: se tante persone svilupperanno questa nuova coscienza di un’ecologia integrale, sarà possibile cambiare il mondo”.

Alessio Graziani
 
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