Pellegrinaggio Diocesano al Santuario di San Leopoldo a Padova

Giovedì 5 maggio alle 18 la Messa con il Vescovo

 

NEL POMERIGGIO DI GIOVEDÌ 5 MAGGIO LA NOSTRA DIOCESI SI FARÀ PELLEGRINA AL SANTUARIO DI SAN LEOPOLDO A PADOVA, CHIESA GIUBILARE, DOVE, ALLE ORE 18 IL VESCOVO BENIAMINO PRESIEDERÀ L’EUCARISTIA.Sono particolarmente invitati ad essere presenti tutti i preti, diocesani e religiosi, impegnati nel ministero del Sacramento della Penitenza e i fedeli che intendono affidarsi all’intercessione di questo “Apostolo” della Misericordia del Padre.I singoli e le parrocchie sono invitati ad organizzarsi per raggiungere autonomamente il Santuario di Padova dove il Vescovo attenderà i pellegrini dalle 17.30.
 Quando abbracciò la vita religiosa nella famiglia francescana dei Cappuccini, il giovane frate Leopoldo da Castelnuovo (al secolo Bogdan Ivan Mandić – Castelnuovo di Cattaro, 12 maggio 1866 – Padova, 30 luglio 1942) coltivava due fermi propositi. Due aspirazioni maturate da esperienze risalenti già all’infanzia trascorsa al paese natio, sulla costa dalmata dell’Adriatico: essere missionario in Oriente, per riavvicinare alla Chiesa cattolica i fratelli ortodossi e contribuire all’unità della Chiesa, e diventare confessore, usando con le anime dei peccatori tanta misericordia e bontà. Vari fattori, tra cui la salute precaria e l’obbedienza promessa, lo portarono a realizzare soltanto la seconda aspirazione. Padre Leopoldo spese quasi metà della sua vita nel convento dei Cappuccini di Padova, rinchiuso nella sua cella-confessionale di due metri per tre, dedicando ogni energia all’accoglienza dei fedeli, soprattutto dei poveri e dei peccatori, nella celebrazione del sacramento della confessione.  Così, l’Oriente che desiderava raggiungere da missionario divenne ogni anima che andava a chiedere il suo aiuto spirituale. Egli stesso, il 31 gennaio 1941, scrisse: «Mi obbligo con voto, momento per momento, con tutta la diligenza possibile, tenendo conto della mia debolezza, di dedicare tutte le energie della mia vita per il ritorno dei fratelli separati d’Oriente alla unità cattolica. Per il momento, ogni anima che avrà bisogno del mio ministero, sarà per me un Oriente». Papa Francesco ha voluto che il corpo mortale di San Leopoldo fosse presente, insieme a quello di San Pio da Pietrelcina, nella Basilica di S. Pietro all’inizio della Quaresima di questo Anno Giubilare, quale reliquia di un testimone della Misericordia di Dio.