“Ponti non muri”: il 28 settembre il rabbì Milgrom al Centro San Paolo

Un incontro per parlare di Pace, giustizia, diritti e dialogo

 
 Un’occasione privilegiata di incontro e confronto con un testimone autorevole sui temi del dialogo interreligioso: il rabbino Jeremy Milgrom sarà ospite mercoledì 28 settembre alle ore 20.45 presso il Centro Culturale San Paolo a Vicenza (Viale Ferrarin, 40), per condividere il suo impegno instancabile nella ricerca di nuovi percorsi di pace e comunicazione tra israeliani e palestinesi. “Ponti non muri. Rabbini per i diritti umani” è il titolo della serata, in cui Jeremy Milgrom sarà introdotto da Federica Cacciavillani (suora orsolina e presidente di Presenza Donna) e William Jourdan (pastore della Chiesa Evangelica Metodista di Vicenza).  Americano di origine, rabbi Jeremy Milgrom si trasferisce in Israele nel 1968, spinto dal desiderio di approfondire i suoi studi biblici. Sentendolo come un atto dovuto nei confronti della patria che l’aveva adottato, decide di arruolarsi nell’esercito israeliano, dove però conosce solo il senso di isolamento e il dolore per la perdita dei suoi amici. Dopo questa esperienza sceglie di dedicare la sua vita all’impegno per i diritti umani e per la pace in Medio Oriente: nel 1988 è cofondatore del movimento Rabbini per i diritti umani, impegnato soprattutto per i diritti dei palestinesi e delle fasce più deboli della società israeliana. Pioniere nel dialogo interreligioso, rabbi Jeremy è stato anche il primo inviato a portare il messaggio di “Peace Now” (storico movimento israeliano) alla comunità ebraica e ha fondato, insieme al reverendo anglicano palestinese Shehadeh Shehadeh, l’associazione Religiosi per la pace. In questo lungo cammino verso la pace, uno degli aspetti più significativi che rabbi Jeremy Milgrom ha compreso sul dialogo interreligioso è che questo diviene irrimediabilmente inefficace, se non è basato sulla ricerca sincera del bene comune.  L’incontro è organizzato da Presenza Donna, Centro culturale San Paolo, Libreria San Paolo, da Salaam Ragazzi dell’olivo, dalla Chiesa Evangelica Metodista di Vicenza e dal movimento Rabbis for Human Rights, in una comunione d’intenti che vuole contribuire al cammino concreto dell’impegno per la pace e la giustizia.