Religiosi e religiose in pellegrinaggio

La relazione di sabato 20 maggio 2017

 
CARAVAGGIO – A mano a mano che ci spostiamo verso ovest, si alleggeriscono le nubi che coprono il cielo di Vicenza in questo sabato, 20 maggio 2017,  e il tempo promette bene. Buon per noi che siamo in viaggio verso il santuario di Santa Maria del Fonte, a Caravaggio (BG). La meta è sconosciuta alla maggior parte delle religiose e laici presenti, desiderosi di visitare un luogo di culto famoso fin dal 1432, quando Maria è apparsa a Giannetta, una contadina di Caravaggio che semplicemente, in quel terreno, falciava e affastellava l’erba per i suoi animali. Quest’anno la meta scelta dall’USMI – CISM di Vicenza vuol essere mariana, ecco il perché del nostro viaggio che si prevede sereno e ricco di spiritualità e conoscenze. Ci accoglie un ampio viale che sfocia in un piazzale vastissimo nel quale ci sentiamo abbracciati, assieme ai numerosi pellegrini che stanno pregando a voce alta. La concelebrazione  delle ore 10 attende anche noi: sorpresa! E’ presente anche un gruppo di Costabissara accompagnato da don Giandomenico Tamiozzo, felice della nostra presenza e partecipazione. Nel tempo successivo al pranzo, possiamo visitare con calma il “sacro fonte”, da cui si può attingere l’acqua, sgorgata dopo l’apparizione della Madonna; è il luogo dove Giannetta ascoltò la Madonna e l’acqua sgorgò spontanea dal terreno. Con calma possiamo contemplare in silenzio e raccoglimento la bellissima statua di Maria con la veggente, esposta alla venerazione dei pellegrini, in uno sfondo vivace di colori, lumi, fiori, oppure adorare il SS. Sacramento nella cappellina accanto. Si avverte la fede di chi sta pregando, sembra quasi di sentire, in quel profondo silenzio, la supplica di ciascuno che affida a Maria pensieri, persone, necessità. All’esterno, percorriamo una chiostra di portici che circonda la basilica e che copre uno spazio complessivo di 800 metri. Presso la sala “ex penitenzieria” possiamo ammirare la mostra “Diorami della vita di Gesù”: 23 scene, completamente fatte a mano, che rappresentano gli episodi più importanti della vita di Cristo. In ogni diorama sono collocate statue molto espressive e con vesti in tessuto, raffiguranti i personaggi presenti nel Vangelo. I giochi di luce e gli effetti delle diverse prospettive danno la sensazione di entrare nella rappresentazione.  CASTIGLIONE DELLE STIVIERE – Nel pomeriggio il nostro pellegrinaggio continua verso Castiglione delle Stiviere (MN), luogo che vide i natali di san Luigi Gonzaga. A lui è dedicato un bellissimo santuario che raggiungiamo a piedi, salendo per le strette vie della cittadina. Qui un padre dei Dehoniani ci narra della vita e delle virtù del santo, patrono mondiale della gioventù; qui in una preziosa teca a forma di tempietto, è esposta la famosa reliquia del cranio di san Luigi, teca che si può raggiungere e toccare  salendo attraverso una scaletta posta in uno spazio sotto la pala dell’altare maggiore. Dipinti e statue parlano di questo santo coraggioso e generoso, che rinunciò a titoli nobiliari e a ricchezze per farsi gesuita e dedicare la sua esistenza a Dio. Morì a Roma a soli 23 anni, vittima della peste, contratta per assistere “con eroica carità” gli ammalati.  DESENZANO – Non può mancare un momento di relax e di ristoro. Ci concediamo una sosta a Desenzano: anche qui ci colpiscono colori, movimento, affollamento, certo di altro genere: lungo la riva del Garda negozi, bancarelle e imbarcazioni attirano numerosi turisti in questo pomeriggio di maggio. Entriamo anche noi in una gelateria artigianale e…  veramente ci ristoriamo. Siamo completamente soddisfatte: profondamente contente per i luoghi visitati, per i momenti spirituali vissuti, per quella conoscenza e amicizia che si stabilisce in queste circostanze rare, ma preziose. Dalla terra lombarda torniamo in terra veneta diverse da come siamo partite, rinforzate nella fede, più serene nei rapporti di relazione, più certe di un Amore che anche oggi ci ha sostenute nel nostro andare. Rafforzate nella conoscenza e nella devozione a Maria, abbiamo un motivo in più per crescere in quell’amore eroico verso gli altri che ha distinto i santi di tutti i tempi e di tutti i luoghi. A nome del gruppo pellegrinante:  sr. Mariangela Bassani