Riapre dal 1° novembre Casa San Martino, il ricovero notturno della Caritas per persone senza fissa dimora

Si cercano nuovi volontari e cibo a lunga conservazione

Caritas Diocesana e volontari tornano a tessere, all’approssimarsi dell’inverno, la rete di sostegno attorno alle persone che non hanno una casa.

Da domenica 1 ° novembre l’attività delle due strutture che a Vicenza sono dedicate alle persone in stato di grave marginalità sociale (Casa Santa Lucia in via Pasi e Casa San Martino in contrà Torretti) torna a svolgersi secondo le modalità invernali: un servizio salva-vita (quando la temperatura scende sotto zero) fondato sulla disponibilità di centinaia volontari, la cui generosità è quanto mai necessaria anche quest’anno. Per questo il direttore don Giovanni Sandonà propone il servizio anche a chi, pur non avendolo mai fatto, ha voglia di mettersi in gioco al fianco di tanti “invisibili”: «L’accoglienza, la preparazione e la distribuzione dei pasti, così come il servizio serale e notturno sono mansioni per le quali non servono competenze particolari, ma desiderio di mettersi a servizio dentro alle consolidate modalità Caritas. L’unica cosa che chiediamo è la disponibilità a un incontro di formazione».

Una delle esperienze più interessanti maturate fra le mura di Casa Santa Lucia e Casa San Martino è, sul fronte del volontariato, la disponibilità a svolgerlo da parte degli stessi ospiti: persone come Abdel, Antonio e Samuel, che sono state aiutate e che a loro volta offrono un aiuto prezioso, che spezza i muri che dividono gli “aiutati” dagli “aiutanti”, in una condivisione di umanità e in una prima concretezza di riscatto.

I numeri dell’attività di Casa Santa Lucia e Casa San Martino confermano la necessità del servizio: dal 1 novembre 2014 al 31 marzo 2015 sono state 612 le persone incontrate (98% sono uomini) e 14.624 i pasti serviti; 2.564 le docce effettuate e 304 le persone che hanno usufruito della lavanderia, mentre 15 ospiti hanno partecipato ai laboratori occupazionali. 251 sono state le persone ospitate durante l’inverno nel ricovero notturno (ma sono state distribuite anche oltre mille coperte a chi sceglie di dormire fuori) e ben 782 sono i volontari che hanno garantito la funzionalità delle due Case

Un’analisi più precisa del profilo dei senza dimora viene poi dalle anticipazioni sulla grave marginalità dell’Osservatorio sulla Povertà delle Caritas del Nordest: le problematiche espresse dalle persone accolte evidenziano infatti tre dimensioni di forte criticità: la prima riguarda la casa (93,1%), il reddito (95,4%) e il lavoro (90,1%); la seconda coinvolge l’istruzione e la scolarità (il 58,3% del campione), la famiglia (42,4%) e la salute (39,6%); la terza area di criticità tocca infine sia la socialità con le situazioni di isolamento (31,5%) che le dipendenze (24,15%). 

La Caritas cerca cibi a lunga conservazione, detergenti per la pulizia personale e detersivi per la casa. Per sostenere famiglie con bambini piccoli sono utili anche donazioni di pannolini, omogeneizzati, biscotti prima infanzia, latte in polvere, pastina piccola e prodotti per la pulizia del neonato.  Essendo infine molte le persone che scelgono ugualmente di dormire all’addiaccio, si cercano coperte in buono stato. Info: 0444.304986.