Riscopire la gioia dell’evangelizzazione

Un incontro il 30 gennaio a Villa San Carlo di Costabissara

L’evangelizzazione degli adulti? «È una sfida: non va di moda in questa società affaticata, ma può essere uno sprone per partire da noi». Non usa mezzi termini don Giovanni Casarotto, direttore dell’ufficio evangelizzazione e catechesi della diocesi di Vicenza, nell’affrontare la questione della preparazione e dell’avvicinamento alla Parola di Dio dei cattolici per età ormai lontani dai primi sacramenti. Ma non per questo (nonostante il lavoro, la famiglia e i mille impegni quotidiani) nel profondo privi di «sete», di desiderio di incontro: quello con il Padre, attraverso il Vangelo. Ma con quali mezzi avvicinarsi alla Parola, quando farlo? Chi può aiutare in questo incontro? Tante domande nell’affrontare la sfida dell’evangelizzazione degli adulti che si pone anche chi in prima persona guida i gruppi di preghiera e di ascolto. A loro, in primis, è rivolto un appuntamento centrale per la crescita di chi si «forma formando» e la successiva condivisione nei centri parrocchiali. «[Dal]la Parola all’adulto» è il titolo scelto dall’Ufficio diocesano dedicato all’evangelizzazione per il momento di approfondimento in programma sabato 30 gennaio a Villa San Carlo di Costabissara, dalle 15 alle 18. Un gioco di parentesi a significare la centralità della persona, che nell’ascolto di Dio diventa protagonista, attiva. «Durante l’incontro ci si metterà in gioco concretamente – spiega don Casarotto – per capire come fare esperienza di Dio, provocati e a partire dalla vita». L’incontro a Villa San Carlo è rivolto in particolare ai coordinatori dei Centri di ascolto della Parola nelle parrocchie, a chi segue la catechesi dei Giovani-Adulti, ai responsabili e ai membri di movimenti e associazioni, ai giovani e agli adulti interessati alla Pastorale, alle coppie animatrici, ai gruppi biblici e ai partecipanti alle Settimane Bibliche (è preferibile segnalare la presenza all’Ufficio entro il 27). Attese almeno un centinaio di persone, che saranno chiamate a «testare» alcuni metodi di accostamento alla Parola. Infatti, dopo il momento di accoglimento e preghiera iniziale, si passerà alla pratica con la presentazione di alcune modalità, per poi cominciare il lavoro in gruppi. L’ufficio diocesano per l’evangelizzazione ha voluto chiamare questa parte dell’incontro «atelier», laboratori in cui provare le varie tecniche illustrate precedentemente. Riprendendo l’Evangelii Gaudium, nella parte dell’esortazione apostolica in cui papa Francesco dice «non lasciamoci rubare la gioia dell’evangelizzazione», don Giovanni Casarotto sottolinea il significato della proposta.  «L’annuncio del Vangelo oggi ci chiede di immaginare vie e luoghi in cui incontrare il quotidiano – osserva –. La Buona Notizia non incontra dei destinatari generici o passivi, ma degli interlocutori, dei soggetti implicati e attivi. Per una Chiesa che vuole incontrare le periferie e la vita (per uscire, annunciare, abitare, educare, trasfigurare) il tesoro più prezioso da donare è il Vangelo di salvezza, che è Cristo». Elfrida Ragazzo Articolo da La Voce dei Berici di questa settimana