“Rispetto dell’uomo e della sua dignità. Il pensiero delle religioni”

Domenica il 12° Convegno delle Religioni al Teatro San Marco di Vicenza

 

Il 12° Convegno delle Religioni, promosso dal Centro ecumenico Eugenio IV di Vicenza, in collaborazione con il Comune e la Diocesi, si tiene la prossima domenica 13 marzo, dalle 15.30 alle 18, al cinema San Marco di Vicenza, in contrà San Francesco 76. I lavori si svolgeranno attorno al titolo “Rispetto dell’uomo e della sua dignità. Il pensiero delle religioni”. È un tema sempre attuale che in tale occasione e situazione contingente tiene conto di un contesto sociale dove prevale l’assenza di rispetto. «È un problema che riguarda la vita perché si sopprime ed ogni giorno ascoltiamo notizie di omicidi, suicidi, morti violente; riguarda la donna che continua ad essere vittima di maltrattamento e di violenza. La piaga dell’inquinamento è mancanza di rispetto verso l’ambiente e il creato. Il tema riguarda pure le famiglie, l’educazione, la relazione spesso difficile con i figli e il senso di rispetto che fatica a radicarsi come valore e prassi», commenta mons. Giuseppe Dal Ferro, presidente ed instancabile animatore delle iniziative del Centro ecumenico. «Questi fenomeni sono sotto gli occhi di tutti ed interpellano ogni persona e tutte le religioni – aggiunge Dal Ferro -. C’è un evidente impatto nella vita quotidiana segnata da atteggiamenti di mancanza di rispetto, verso ogni uomo e nei riguardi di tutto l’uomo. Il problema si ripropone in forma diversa: non dimentichiamo le innumerevoli guerre e la violenza contro la dignità umana». Gli interventi saranno affidati a rappresentanti delle diverse religioni: Giuseppe Milan (religione cristiana), Huljit Kaur (religione Sick), Svamini Shuddhananda Ghiri (religione induista), Mani Chouhan (religione ravidassia), Toumi Mostapha (religione musulmana). Moderatore sarà il giornalista e scrittore Giandomenico Cortese. L’iniziativa è giunta alla dodicesima edizione e rappresenta un segno importante. «Da 12 anni le varie religioni si incontrano e preparano insieme questo appuntamento – racconta don Giuseppe -. Il lavoro avviene nel rispetto reciproco, tra ricercatori di Dio che si pongono alla pari. È un impegno che ha trovato buona accoglienza in Diocesi. Speriamo continui ad essere una voce che sottolinea l’importanza di non avere paura della diversità, perché l’alterità non ci deve preoccupare,  ma è opportunità di confronto e di crescita. Non solo con le parole, ma anche nei fatti e con iniziative concrete. L’invito al dibattito vuole essere una opportunità per una presa di coscienza delle proprie responsabilità e un messaggio di pace per l’umanità sofferente dei nostri giorni». Michele Pasqualetto

  Articolo da La Voce dei Berici di questa settimana