S. Lazzaro a Vicenza ha festeggiato i suoi primi 50 anni

Il Vescovo ha presieduto la dedicazione della chiesa

 
La parrocchia cittadina della Santa Famiglia e San Lazzaro ha compiuto cinquant’anni di vita e li ha festeggiati domenica 28 dicembre 2014 con il rito della dedicazione della chiesa parrocchiale presieduto dal vescovo mons. Beniamino Pizziol.
 
Il parroco, don Pino Arcaro, nel presentare i nuovi elementi liturgici (ambone, altare e sede) ha espresso la gioia della comunità nel vedere finalmente completata la propria chiesa  e ha ricordato come i costi di tale opere non abbiano gravato sulla parrocchia “giustamente impegnata nel sostegno di famiglie in difficoltà, della scuola materna e dell’oratorio”, ma siano stati sostenuti dalla generosità di un gruppo solidale di artisti locali che hanno collaborato alla progettazione e alla realizzazione delle opere (Bonfiglio Rigobello, Piero Dani, Sergio Casarotto, Claudio Casarotto e Diego Sassaro).

Oggi celebriamo un punto di arrivo e di partenza per la nostra comunità – ha continuato don Pino – in cui vivere la memoria riconoscente per tutti coloro che si sono spesi generosamente per edificarla, ma da cui anche ripartire per accogliere i segni del nostro tempo, con passione nuova, uniti, responsabili, solidali, testimoni di gioia”.

La celebrazione della dedicazione della chiesa è divenuta così non solo un gioioso momento di festa, ma anche l’occasione per ricordare il bene operato da questa comunità parrocchiale in una zona piuttosto complessa della nostra periferia urbana. San Lazzaro non è solo quanto finisce a volte sui notiziari locali, ma  ha anche nel suo cuore una chiesa aperta, generosa, accogliente, che da 50 anni è fontana dove ognuno può trovare uno spazio di preghiera, di formazione e approfondimento, di aiuto fraterno, morale e materiale.

Una curiosità: in 50 anni nella chiesa di San Lazzaro sono stati celebrati 2.662 battesimi, 2.873 cresime, 852 matrimoni, 1.642 funerali.

Le offerte raccolte durante la celebrazione della dedicazione sono state interamente devolute ai cristiani perseguitati dei campi profughi Aleppo, Erbil, Mosul, in Siria ed in Iraq. Perché in ogni pezzetto di chiesa locale c’è la Chiesa universale, cattolica, di nome e di fatto.

Alessio Graziani