Sabato 28 Novembre Colletta Alimentare in 167 supermercati del Vicentino

Mobilitati centinaia di volontari di Caritas, San Vincenzo, Scout, parrocchie e Alpini

Anche la nostra Provincia, sabato 28 novembre, parteciperà alla diciannovesima Giornata Nazionale della Colletta Alimentare, promossa dalla Fondazione Banco Alimentare Onlus.

  È un importante momento per coinvolgere e sensibilizzare la società civile al problema della povertà alimentare, compiendo il semplice gesto di fare la spesa per chi è povero.

  Anche papa Francesco, nell’udienza del 3 ottobre scorso ha sottolineato come la fame sia oggi un vero scandalo che minaccia la vita e la dignità delle persone, specialmente in un mondo ricco di risorse e di tecnologia. L’iniziativa è nata in Italia vent’anni fa, quando Danilo Fossati, presidente della Star, si trovò a parlare con don Luigi Giussani di come evitare lo spreco di quei prodotti alimentari della sua azienda che era costretto a eliminare perché avevano l’etichetta storta o un’ammaccatura sulla confezione.



  La buona pratica si è poi diffusa in tutta Europa. In Italia sono 110 mila i supermercati che partecipano, 167 nella sola provincia di Vicenza, in cui si muove anche una fitta rete di volontari delle Parrocchie, degli Scout, della Caritas e della S. Vincenzo, oltre a 500 alpini.

Lo conferma Lorenzo Rigon, volontario e coordinatore per alcuni supermercati di Vicenza: «Questa giornata ci insegna a fare esperienza del dono. La maggior parte delle persone non ha una modalità continuativa dell’esercizio caritativo. Tanti dicono: “Mi piacerebbe fare qualcosa ma non so cosa”. Ecco, questa è l’occasione per farlo. Si entra al supermercato accolti dai volontari che forniscono informazioni sui prodotti da acquistare e uno deve fare lo sforzo di andare nello scaffale e prendere qualcosa per donarlo a qualcun altro. Pasta, latte a lunga conservazione, carne e tonno in scatola, prodotti per l’infanzia. Ogni anno ciò che si raccoglie supera ogni aspettativa, l’anno scorso nella nostra provincia sono arrivate 90 tonnellate di merce”.



  Una volta raccolta, la merce verrà stoccata per un mese in tre magazzini nella provincia di Vicenza. Successivamente la sede regionale di Verona verrà a prelevarla per dividerla in base al tipo di cibo e quindi ridistribuirla agli enti caritativi accreditati, circa sessanta, che una volta al mese vanno a prelevare la propria quota in base al numero di assistiti che hanno in carico.

  La maggior parte del cibo che arriva alle sedi del Banco Alimentare, una per ogni Regione, proviene dall’Unione Europea e anche la quota di scarto derivante dall’industria è oggi meno abbondante di un tempo, perché i processi produttivi si sono raffinati e gli scarti sono ridotti al minimo.



  Pertanto l’iniziativa riveste soprattutto un valore educativo e di sensibilizzazione, un grande spettacolo di carità, simbolicamente importante come atto che favorisce il diffondersi della coscienza di questa problematica in un numero sempre maggiore di persone. Lorenzo conclude: «Don Giussani diceva che se ci fosse un’educazione del popolo, tutti starebbero meglio e questo è appunto un piccolo gesto per educare il popolo e ridestare la solidarietà che tra tutte le creature è qualità tipica ed esclusiva dell’essere umano». www.collettaalimentare.it/veneto



Maria Grazia Dal Pra’

Articolo da La Voce dei Berici