“Stupore e gioia per l’avvenimento che ha cambiato la Storia e ha dato senso alla Vita: la Risurrezione di Gesù”

L'omelia del Vescovo Beniamino nella Veglia pasquale

 
 “La nostra esistenza è spesso avvolta nel buio, come stiamo sperimentando in modo drammatico in questi giorni” – con queste parole il Vescovo Beniamino Pizziol ha iniziato l’omelia della Veglia pasquale, ricordando i terribili atti terroristici che hanno colpito il cuore dell’Europa e la morte di tredici giovani universitarie – di cui sette italiane – in Spagna, in seguito a un incidente stradale.
 
“Questi fatti – ha continuato il Vescovo – rischiano di lasciare nel buio la nostra vita personale, comunitaria e sociale. Come cristiani dobbiamo trovare la nostra forza e la nostra serenità nella preghiera intensa e fiduciosa. Dobbiamo tornare a Gesù, nostra luce, meditare il Suo Vangelo, la sua vita, il mistero della sua Pasqua, che stiamo celebrando”.

Un segno forte di luce e di speranza nella celebrazione in cattedrale di sabato sera è stato il battesimo di quattro catecumene, una mamma (Jolanda) e le sue figlie Cristel, Ester e Kejsi che hanno ricevuto dal Vescovo i Sacramenti dell’Iniziazione Cristiana. Una rinascita spirituale che si radica proprio nella vita del Signore Risorto.

“In questa notte santa – ha detto mons. Pizziol rivolgendosi in particolare a queste donne – riviviamo con stupore e con gioia l’avvenimento che ha cambiato la Storia e ha dato senso alla vita: la Risurrezione di Gesù Cristo. Non dobbiamo più cercarlo tra i morti; Egli è vivo e presente nella vita di ciascuno e nella storia di tutti. L’incontro del Risorto con le donne dev’essere anche il nostro incontro! In ogni Pasqua, infatti – come in ogni celebrazione eucaristica – possiamo trovare la forza per vincere le nostre paure, le nostre delusioni e i nostri egoismi”.

Al termine della celebrazione il vescovo ha formulato un augurio particolare di una Santa Pasqua “a tutte le persone malate o anziane o sole che si trovano negli ospedali, nelle case di riposo, nelle comunità di accoglienza e di sostegno” e un particolare ricordo è andato alle “autorità civili e militari che, soprattutto in questi giorni così faticosi, hanno il gravoso compito di garantire la sicurezza dei cittadini e di promuovere il bene comune e la solidarietà tra tutte le persone”.