Terremoto in Nepal: la generosità delle parrocchie vicentine

Raccolti oltre 180 mila euro per soccorsi e ricostruzione

 
E’ stata grande la solidarietà dimostrata dai vicentini,  attraverso la rete Caritas, in favore della popolazione nepalese colpita dal terremoto.
 
Le parrocchie beriche hanno infatti raccolto 141.365 euro, mentre altri 42.952 euro sono giunti in Caritas Vicentina da parte di privati. Complessivamente, sono stati quindi donati 184.317 euro, già inoltrati a Caritas Italiana: la rete internazionale Caritas si è infatti attivata sin dalle prime ore e già nelle prime settimane aveva messo a disposizione aiuti per oltre 10 milioni di euro, raggiungendo 105.000 persone.
 
E’ questo il bilancio di quanto raccolto in favore delle popolazioni – colpite dal devastante sisma del 25 aprile scorso – tracciato da Caritas Vicentina a poco più di un mese dalla colletta pro-Nepal che il 17 maggio ha coinvolto tutte le parrocchie vicentine.
 
Più di 8 mila le vittime, oltre 20 mila i feriti del sisma di magnitudo 7,9 che ha avuto epicentro tra la capitale Kathmandu e la città di Pokhara, e delle successive forti scosse. Altissimo anche il numero dei dispersi sotto le macerie, in una zona dall’alta densità di popolazione ed in cui le costruzioni son o spesso fatiscenti. Il 12 maggio un’altra fortissima scossa di terremoto ha interessato tutto il Paese provocando ulteriori decine di vittime e più di 2 mila feriti.
 
In questo contesto la Caritas si è attivata per raggiungere alcune delle zone più colpite, fornendo un riparo di base, rifornimenti di cibo e acqua, nonché materiale per l’igiene. Il programma in atto prevede di sostenere entro giugno  175.000 persone con kit per rifugio, acqua e igiene, necessari in modo particolare negli otto distretti più colpiti.
 
La preoccupazione principale ora è per l’imminente arrivo dei monsoni e l’impegno Caritas mira a mettere a disposizione ripari adeguati in tempo utile e continuare a fornire assistenza durante la stagione delle piogge. La presenza Caritas, come sempre nelle emergenze umanitarie, sarà però continua nel medio-lungo termine per accompagnare la popolazione verso un ritorno alla normalità da un punto di vista anche sociale ed economico.
 
“È impressionante – spiega Giuseppe Pedron, operatore di Caritas Italiana presente zone colpite – sia l’entità del disastro e la distruzione, sia pensare al lungo periodo che sarà segnato dalla mancanza di lavoro e di sicurezza; ma è altrettanto sorprendente vedere la capacità di reazione di questo popolo”.
 
 
 
Un triste bilancio a due mesi dal sisma
 
Dopo due mesi sono ormai pressoché definitive le terribili cifre del terremoto di magnitudo 7,9 che il 25 aprile 2015 ha devastato il Nepal e ha colpito i Paesi limitrofi: 8.700 morti, oltre 20.000 feriti, 8 milioni le persone colpite in 39 distretti, oltre 2.8 milioni le persone che richiedono assistenza umanitaria di cui 864.000 nelle aree più difficili da raggiungere, 500.000 le case crollate e 285.000 quelle danneggiate, 36.000 le classi scolastiche crollate o gravemente danneggiate.

Il ricovero rimane il bisogno essenziale e prioritario e l’arrivo dei monsoni rende ancor più urgente la necessità di ripari d’urgenza adeguati.
Grazie al sostegno della rete internazionale Caritas Nepal, impegnata sin da subito nel soccorso e nell’assistenza alla popolazione, ha raggiunto sino ad ora oltre 196.000 persone con interventi per oltre 10 milioni di euro in tutti i 14 distretti più colpiti. Caritas è stata la prima organizzazione a distribuire materiali per ricoveri d’urgenza a 284 famiglie nella regione Nord del distretto di Gorkha, superando difficoltà logistiche notevoli per raggiungere una tra le popolazioni più isolate al mondo. 

Caritas Italiana dopo un primo immediato stanziamento in appoggio al piano di Caritas Nepal,  con l’aumentare delle donazioni di tante persone di buona volontà, ha potuto intensificare il suo impegno sostenendo ulteriori progetti per la fornitura di ricoveri temporanei, materiali di prima necessità, sementi e materiali per la riattivazione delle coltivazioni nonché interventi per la ripresa delle attività scolastiche. Complessivamente Caritas Italiana ha sostenuto interventi in favore delle vittime del sisma per  € 562.150.
 
Nel frattempo prosegue la predisposizione di interventi più ampi da avviarsi nei prossimi mesi per la riattivazione socio-economica,  la ricostruzione di case, scuole, strutture sanitarie, strutture socio-educative, il sostegno psicologico.