Torniamo a pensare, perché l’economia non uccida l’umano

Rocco D’Ambrosio alla Scuola del Lunedì

Papa Francesco nella Evangelii Gaudium non usa mezzi termini: “questa economia uccide”.

A cosa si riferisce il pontefice? Lo ha spiegato il prof. Rocco D’Ambrosio  (docente di Filosofia politica all’Università Gregoriana di Roma) durante l’ultimo incontro della Scuola del Lunedì al Centro Onisto.

“La globalizzazione – ha iniziato il prof. D’Ambrosio – ha diminuito la povertà assoluta nel mondo (ovvero la condizione di chi può contare su meno di 2 dollari USA al giorno per poter sopravvivere), ma ha aumentato la povertà relativa. Il divario tra nord e sud del mondo, ma anche i divari all’interno di una stessa società sono cresciuti in modo drammatico. L’accesso alle risorse, ai servizi e alle strutture è segnato da gravi disparità e ingiustizie. Le politiche sociali vivono una crisi profonda. L’ambiente è stato troppo spesso distrutto o saccheggiato in maniera indiscriminata. Anche la criminalità organizzata si è globalizzata divenendo più forte ed estesa”.

Le cause di tale situazione – ha spiegato il professore commentando i numeri dal 186 al 216 dell’Esortazione di Papa Francesco – sono molteplici: il primato del modello tecnocratico, l’utilitarismo che mette il profitto sempre e comunque al primo posto, un liberismo esasperato a livello economico, la crisi della classe dirigente e la corruzione della politica.

“Tutte queste cause hanno, tuttavia, una radice comune – ha sottolineato D’Ambrosio – che deve essere ricercata in una crisi che è di tipo etico e antropologico, prima ancora che economico o politico. L’impressione è che oggi l’uomo pensi poco e calcoli molto”. Il degrado etico e culturale in cui viviamo non riguarda solo i costumi sessuali o i temi legati alla bioetica, ma anche il vivere sociale. Proprio per questo il Vangelo risulta scomodo e la sua predicazione non può che dare fastidio in molti ambienti, a volte perfino dentro la Chiesa.

Davanti a questa situazione sono tre i fronti in cui la Chiesa, secondo il professor D’Ambrosio, può impegnarsi per promuovere un’economia più umana: “innanzitutto dobbiamo formare giovani amministratori e imprenditori con una mentalità e un cuore diversi; poi possiamo moltiplicare i gesti di accoglienza e solidarietà che hanno un effetto curativo anche sull’economia; infine è tempo di rinnovare idee e prassi nell’utilizzo dei beni di proprietà ecclesiastica”.
 

Alessio Graziani
 
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