Anno pastorale 2018-2019

Usmi: relazione anno pastorale

 
Scarica il testo completoAnche quest’anno ci ritroviamo per rendere grazie al “Signore della nostra vita” che ci ha aiutate a conservare la fede, a rinforzare la speranza e, vogliamo sperarlo, ad aumentare in noi e tra di noi la carità. La presenza  del nostro Vescovo Beniamino, fedelissimo ogni anno a questo appuntamento, ci incoraggia a continuare questo “santo viaggio”, iniziato come pellegrinaggio verso la santità, in unità con i giovani che hanno percorso con lo spirito e la fatica propri del pellegrino, un lungo e a volte difficile cammino, ma molto costruttivo, come hanno testimoniato loro stessi. Infatti hanno sperimentato la possibilità di fare nuove conoscenze, di offrirsi aiuto scambievole, di adeguare il proprio passo a quello dell’altro; la necessità di uscire da sé per prendersi cura di chi cammina accanto e, magari, ascoltare la sua storia, le sue fatiche e anche – perché no?- le gioie e le soddisfazioni, i motivi che l’hanno spinto ad intraprendere questo cammino per raggiungere Roma ed incontrare papa Francesco per vederlo e sentirlo “non online”, accogliere il suo messaggio lanciato in precedenza al Sinodo dei Vescovi sui giovani.        Questo il motivo della scelta del nostro tema: vivere, nella routine di ogni giorno, ciò che pure abbiamo imparato nella nostra ormai lunga esistenza (lo è per la maggioranza di noi), ma con freschezza interiore rinnovata, con quella gioia che scaturisce dalla riscoperta del saperci amate da Dio, per ascoltare ogni giorno la chiamata alla santità che lo Spirito ci suggerisce; pellegrine, impegnate come “le” e “i” “pellegrini” giovani.  E’ con noi mons. Giuseppe Bonato, Delegato vescovile  per la Vita Consacrata: come sempre presente nei Consigli, nella programmazione e nell’attualizzazione delle iniziative nelle quali ci offre la sua conoscenza e lunga  esperienza.      Sono presenti i membri della segreteria USMI, sr Giampaola Periotto, sr Marta Pegoraro, sr Annuccia Maestroni; assente giustificata sr Iralda Spagnolo; è con noi la segreteria CISM con don Ferruccio Cavaggioni, don Luciano Bertelli, fra’ Giorgio Cesaro; assente giustificato p. Paulino. Con tutti loro abbiamo condiviso incontri, tempi, progetti, in una collaborazione che va con il tempo aumentando e approfondendosi, così da essere stata quest’anno vera e serena condivisione fraterna. Un grazie a ciascuno e a ciascuna con la certezza che il nostro lavorare insieme sarà sempre più costruttivo. Sono presenti alcune Incaricate Vicariali: vigili e responsabili affinché le suore delle comunità possano avere gli aiuti necessari alla vita spirituale (ritiri, disponibilità di confessori, incontri formativi, celebrazioni, ecc.). Grazie anche a loro, di cuore. La maggioranza è costituita “dalle” e “dai” Responsabili delle comunità religiose e, poiché l’Assemblea è aperta a coloro che  desiderano parteciparvi, sono con noi anche altre religiose, religiosi e consacrate.   Nei momenti formativi e celebrativi si è rilevata  una buona presenza, una  partecipazione  attiva e vivace per un intelligente aggiornamento, una capacità di conoscenza reciproca e  di sempre maggiore condivisione e dialogo fraterno. Abbiamo notato che se è reale una diminuzione numerica di consacrate e un aumento della fragilità, dovuta all’età avanzata e alla salute precaria, è però altrettanto tangibile,  da parte nostra, la consapevolezza di essere parte  viva di una Chiesa in cammino e in “uscita”, quasi un risveglio di energie cristiane genuine, coscienti che i modi per evangelizzare sono mutati con i tempi. Aperte dunque a nuovi orizzonti di rinnovamento e creatività per essere credibili di fronte alle forti sfide dell’oggi.   Il nostro “pellegrinaggio ideale” ha avuto i suoi momenti importanti:  

1.      nelle Assemblee e negli Incontri formativi                                     
2.      in Celebrazioni particolari
3.      negli Avvenimenti ecclesiali
4.      con esperienze di comunione
 

durante i quali abbiamo cercato di camminare “ora e qui” in santità e giustizia, e continueremo a farlo, speriamo, “per tutti i nostri giorni”. Scarica il testo completo