V domenica di Pasqua

domenica 10 maggio 2020

Incontrare il Risorto – Non sia turbato il vostro cuore  pdf scaricabile
INVOCA LO SPIRITO

Spirito del Risorto, scendi su di noi.
Aiutaci a credere nel dono del Padre: il dono del suo Amore.
Tu che scruti e conosci i nostri cuori,
dipana le nostre perplessità e paure.
Infondici il coraggio di vedere nel Figlio la via alla Vita in abbondanza.

ASCOLTA LA PAROLA (Gv 14, 1-4)

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Non sia turbato il vostro cuore. Abbiate fede in Dio e abbiate fede anche in me. Nella casa del Padre mio vi sono molte dimore. Se no, vi avrei mai detto: “Vado a prepararvi un posto”? Quando sarò andato e vi avrò preparato un posto, verrò di nuovo e vi prenderò con me, perché dove sono io siate anche voi. E del luogo dove io vado, conoscete la via».

MEDITA E APRI LO SGUARDO

“Non temere” è l’invito caratteristico della chiamata, della vocazione. Quando Dio propone ad una creatura un progetto alto, gonfio d’amore, ed inevitabilmente impegnativo, lo accompagna sempre con i segni della sua presenza, e pone a sigillo quella rassicurazione. Non temere, non avere paura. Ciò che Gesù promette non è semplicemente un “posto”, un luogo fisico, che accoglie, che protegge, che rassicura. Cò che è preparato per noi è “dimora”, luogo in cui si fa esperienza della relazione. Potremmo davvero pensare alla nostra storia di famiglia: ciascuno ha memoria del profumo della propria casa, dei sapori della propria infanzia e adolescenza, tutto ciò che coinvolge i sensi, le memorie visive, il tatto, il calore, le sensazioni. Ebbene tutto ha  senso perché intrecciato coi vissuti, perché nato nel volersi bene, nei gesti, ricevuti e donati. Questa dunque è l’esperienza di dimora che Gesù promette: on solo un posto dove sedere o dove riposare, ma un luogo dove sentirsi amati, aspettati ed accolti, dove si è riconosciuti e chiamati per nome. La dimora di Dio ha il profumo dell’amore. (Simone Toffolon, in Servizio della Parola n. 516)
 

PREGA CON IL CUORE

O Signore, abbiamo da poco celebrato la tua Pasqua di Risurrezione e la liturgia di oggi ci propone un passaggio del tuo discorso ai discepoli mentre stai salendo a Gerusalemme andando incontro alla passione e alla morte.
L’esperienza della Pasqua non ci estranea dalla fatica della testimonianza di ciò che abbiamo visto e udito di Te; la Tua Parola ci riporta alla concretezza della strada che stiamo calcando in questa storia. Donaci coraggio, costanza e fiducia perché forti del Tuo Amore rimaniamo saldi indicando Te al nostro prossimo.

VIVI NELLA GIOIA

“Il sogno di Gesù è quello che nei Vangeli è chiamato regno di Dio. Il regno di Dio significa amore con Dio e amore tra di noi, formare una grande famiglia di fratelli e sorelle con Dio come Padre, che ama tutti i suoi figli ed è pieno di gioia quando uno si è smarrito e ritorna a casa. Questo è il sogno di Gesù. Domando: siete disposti a farlo vostro?”.
(papa Francesco, 7 aprile 2018)

Un impegno: racconta a chi hai con te un gesto, un episodio che appartiene alla tua storia familiare e che ti sembra particolarmente significativo per suscitare la speranza nel cuore di chi ti ascolta.
 
 
“Apparizione di Cristo agli apostoli a porte chiuse” (1311) di Duccio di Buoninsegna.
La forza compositiva del presente dipinto -secondo il Carli- si concentra sull’immagine del Cristo che domina, nella zona centrale, su tutte le altre figure con una imponente maestà e nobiltà da Pantocratore bizantino, di fronte al quale sembrano arretrare i due gruppi di apostoli.