Mons. Giandomenico Tamiozzo ci introduce la seconda opera di Misericordia Spirituale che è “Insegnare agli ignoranti”(qui la prima opera: consigliare i dubbiosi).
L’ignoranza di cui si parla non è l’ignoranza di chi non capisce, ma quella di chi ignora, spesso non per colpa sua. In questo mondo sempre più digitale e in un mondo sempre più colmo di sapere, è impossibile avere una conoscenza enciclopedica.
Nelle opere di misericordia si fa particolare attenzione all’ignoranza religiosa, ossia quella che ha come conseguenza la non conoscenza dell’altro e la sua non accettazione.
Da Gesù a San Giovanni Antonio Farina sono diversi gli esempi che si trovano per quest’opera di misericordia. Quello cui siamo chiamati noi è di “dare quello che si può, con semplicità e senza pretendere nulla”.
Suor Federica Cacciavillani, Suora Orsolina del Sacro Cuore di Maria ci porta questo esempio di misericordia verso gli ignoranti. Suor Federica è da molti anni insegnante di italiano per gli stranieri che giungono nel nostro paese.
Il suo lavoro è quello di dare loro degli strumenti per permettergli di integrarsi e capire la nostra società.
Nella sua esperienza che dura ormai da 25 anni suor Federica ha avuto modo di osservare due fasi: inizialmente i migranti provenivano più o meno dalle stesse zone e lo scopo principale era insegnar loro la lingua italiana o addirittura a leggere e scrivere, al giorno d’oggi queste persone provengono dalle diverse parti del mondo e oltre alla necessità di insegnare loro l’italiano si aggiunge la difficoltà di metterli in relazione tra loro e mettere in relazione culture diverse per integrarle nella nostra.
