VISITA PASTORALE. Il Vescovo nell’Unità Pastorale Val Liona

Nei giorni 9, 10 e 11 maggio 2014

Nei correnti venerdì 9, sabato 10 e domenica 11 maggio 2014, il Vescovo di Vicenza Beniamino Pizziol prosegue la visita pastorale al Vicariato di Lonigo sostando nell’Unità Pastorale Val Liona, che raggruppa be cinque parrocchie: Campolongo, Grancona, San Germano de Berici, Spiazzo e Villa del Ferro. Dal 2006 è parroco don Domenico Pegoraro.
 
UNA TERRA RICCA DI FEDE E DEVOZIONE 

La Val Liona è una terra ricca di antiche testimonianze di  fede.  Una fede sottolineata anche da certi aspetti e forme di religiosità popolare come  il triduo e le processioni votive che hanno come meta i capitelli e gli oratori delle varie parrocchie.

Tra i luoghi di culto più antichi, si segnala la chiesa di San Vincenzo in Spiazzo, un tempo santuario mariano dedicato alla Madonna addolorata. I  primi documenti  su questa chiesa risalgono al 1266, e ogni anno, questo luogo è meta della processione votiva della Madonna dei pra’ (così chiamata perché anticamente passava attraverso i prati).

La processione prende avvio il mattino alle 8 dalla chiesa di Grancona per raggiungere quella di Spiazzo dove la statua della madonna rimane esposta per l’intera giornata fino pomeriggio alle 18 quando la processione riprende il cammino di ritorno a Grancona.

«È una ricorrenza molto sentita dalla popolazione – spiega il parroco don Domenico Pegoraro -. La processione un tempo si teneva il giorno della Santissima Trinità, in quel giorno venivano messi alla prima Comunione i bambini che, vestiti di bianco, accompagnavano la statua della Madonna, spargendo petali di fiori lungo il percorso.

Recentemente la processione è stata spostata al 1° di maggio in onore di Maria, dato che maggio è per tradizione il mese mariano».

La processione della Madonna dei prà,  ha origini antiche, la tradizione racconta di un voto fatto dal parroco di allora e dai fedeli per scongiurare un’epidemia, probabilmente di colera, che aveva decimato la popolazione.

Per tradizione, la statua di Maria viene portata a spalle dai diciottenni, un tempo erano i coscritti prossimi alla visita di leva. «Una partecipazione che comincia a venire meno – sottolinea don Domenico -. Quest’anno i diciottenni presenti erano 7-8 su 22. Un fatto che deve farci riflettere come questo importante evento della nostra identità religiosa, vissuto nella fatica del gesto, nella bellezza della fede e della partecipazione popolare, sia sempre meno sentito dai giovani».

Altro appuntamento importante per la comunità cristiana è la “festa della Cesola” di fine maggio a Villa del Ferro. Una ricorrenza nata 80 anni fa  in ricordo della prima chiesetta del paese, dedicata a san Lorenzo. Cesola, significa appunto, piccola chiesa. La festa conclude il mese del  rosario recitato ogni sera davanti all’antica statua lignea della Madonna alla quale è ora dedicata l’Unità pastorale con il titolo di Mater Comunitatis. Infine, in occasione  della festa parrocchiale in onore di san Lorenzo,  il 15 agosto, si svolge una processione da Villa del Ferro fino alla collina della cesola sempre al seguito della veneratissima statua della madonna.

Altro momento di fede popolare molto sentito è la celebrazione del  Triduo di Grancona che si tiene nel mese di agosto. Quest’anno ricorrono 215 anni da quando il solenne  triduo è nato per commemorare le vittime di una violenta grandinata che colpì questo vecchio borgo della Val Liona. Nei primi anni, per ricordare le vittime dell’evento calamitoso, i parrocchiani promossero una veglia di preghiera e questo pose le basi del triduo. Da quando poi è nata l’Unità pastorale,  il triduo è diventato un momento di memoria e di fede condiviso da tutte le  parrocchie con  la solenne celebrazione nella chiesa parrocchiale di Grancona e le sante messe nei  cimiteri di Grancona, Villa del Ferro e San Germano dei Berici. 

IMPAGNO ALL’UNITA’ ATTRAVERSO LE ATTIVITA’ PASTORALI   

Pastorale giovanile, catechesi, giovani coppie, famiglie dei battezzandi. È sulla attività dei vari gruppi che si basa l’impegno per far diventare cinque parrocchie una singola unità.

La pastorale dei giovani è da considerare la prima tessera che ha precorso i tempi dell’unità. Tutto ha avuto inizio a metà degli anni ’80 quando don Franco Corà parroco di Spiazzo, diede vita alle prime esperienze di gruppi giovanili e la partecipazione ai campiscuola diocesani. Su queste basi si sono formati vari nuclei di animatori che hanno dato vita a nuove iniziative rivolte ai ragazzi delle elementari e delle medie come le domeniche esemplari e i vivacissimi campi estivi.

«Non è facile dare continuità al lavoro dei gruppi giovanili con il mutare delle loro stesse esigenze di anno in anno – spiega don Domenico -. Su tante iniziative i giovani sono sempre in prima linea, nell’accoglienza e nella condivisione, il loro cammino continua anche se con un po’ di fatica e un calo di entusiasmo condividendo in questo le difficoltà delle stesse parrocchie».

Per quanto riguarda la catechesi dall’anno pastorale 2007-2008 l’organizzazione è cambiata con la proposta di un nuovo cammino di crescita nella fede e nella comunione, rivolto alle famiglie che mira a una integrazione più ampia di fede e vita. «In una Unità pastorale composta da cinque parrocchie seppur distanti l’una dall’altra, l’esistenza di gruppi o classi parallele, era ormai vecchio e non corrispondeva all’urgenza di iniziare o ri-iniziare la vita di una comunità che insieme fa esperienza di fede condividendo anche necessità pratiche come il trasporto, gli orari scolastici, la fruibilità degli spazi – spiega Andreina Marchetto stretta collaboratrice di don Domenico e componente del CPU – Con questa finalità tutti i bambini e i ragazzi dell’UP, sono stati riuniti in gruppi unici secondo l’età. La “Casa del giovane” di San Germano dei Berici è risultata l’ambiente più idoneo per gli incontri settimanali della catechesi.

I vari itinerari d’iniziazione alla fede si sviluppano all’interno di quattro cammini: Battesimale – Penitenziale – Eucaristico – Crismale, quattro percorsi che comprendono ognuno due anni. Il primo anno il tema riguarda l’annuncio della parola, per il secondo, l’esperienza di vita»..

Per le coppie è un cammino che inizia prima del matrimonio e continua poi anche dopo con percorsi distinti. Il cammino è aperto non solo alle coppie della vallata, ma anche ad altre, desiderose di percorrere una preparazione profonda e accurata. In questo modo la coppia è stimolata a un dialogo e confronto tra situazioni diverse arricchendo così le potenzialità del proprio percorso.

Infine per quanto concerne l’itinerario per le famiglie dei battezzandi, portare con gioia i piccoli nella grande famiglia del Signore, è lo scopo del Gruppo Battesimi, ideato da don Domenico nel 2006. «L’itinerario – sottolinea – pone un inizio ma non una conclusione anche se si chiede la partecipazione ad almeno tre incontri ai quali partecipano anche i padrini. Lo scopo è quello di responsabilizzare i genitori perché assicurino al proprio figlio una sincera vita cristiana».  

 
Albano Mazzaretto
(Estratto dell’ampio servizio pubblicato nel numero 18 dell’11 maggio 2014 de “La Voce dei Berici”)