Venerdì Santo: un ponte verso il Medio Oriente – Preghiera e Colletta pro Terra Santa

venerdì 3 Aprile

 
Gerusalemme, Israele, Palestina, Giordania, Siria, Libano, Egitto, Turchia, Iran e Iraq… Sono questi solo alcuni dei luoghi verso i quali si rivolge la preghiera e l’aiuto fraterno nel giorno del Venerdì Santo. In questo giorno si ricordano le Chiese, i luoghi e le persone che vivono in quell’angolo di mondo che ha visto nascere la Parola che salva. Il tempo di Quaresima ci invita a meditare sull’amore per i Luoghi che sono stati all’origine della nostra fede e presso i quali, nella sequela di Cristo, si sono riunite le prime comunità cristiane. Come già faceva San Paolo (Rm 15,25-26; 1 Cor 16,3; 2 Cor 8-9; Gal 2,10), anche Benedetto XVI e Papa Francesco, tramite il supporto della Congregazione per le chiese orientali, promuovono e caldeggiano l’aiuto fraterno alle persone ed ai luoghi delle prime comunità cristiane. «Dovrà continuare e anzi crescere quel movimento di carità che, per mano del Papa, la Congregazione segue affinché in modo ordinato ed equo la Terra Santa e le altre regioni orientali ricevano il necessario sostegno spirituale e materiale per far fronte alla vita ecclesiale ordinaria e a particolari necessità» (Benedetto XVI in visita alla Congregazione per le Chiese Orientali il 9 giugno 2007). Anche Papa Francesco ha a cuore le sofferenze dei tanti fratelli e sorelle in questo angolo di mondo, reso sacro dal Sangue dell’Agnello, ed «aggravate negli ultimi mesi a causa dei conflitti che tormentano la Regione […]. Questa sofferenza grida verso Dio e fa appello all’impegno di tutti noi, nella preghiera e in ogni tipo di iniziativa» (Papa Francesco, Lettera ai Cristiani nel Medio Oriente, 21 dicembre 2014). L’aiuto spirituale e materiale che viene raccolto, nel giorno del Venerdì Santo, non si limita ad aiutare le sole comunità cristiane, ma abbraccia con il suo aiuto quell’umanità che si trova ora e in quei luoghi, in particolare difficoltà, che “geme e soffre” le pene di un travaglio particolarmente critico. Attualmente sono milioni gli sfollati che fuggono dalla Siria e dall’Iraq, dove il grido delle armi è continuo e la via del dialogo e della concordia pare completamente smarrita, mentre sembra prevalere l’odio insensato di chi uccide e la disperazione disarmante di chi ha perso tutto ed è stato sradicato dalla terra dei propri padri. Con la Collecta pro Terra Sancta dell’anno 2014 si sono aiutate diverse comunità religiose, si sono mantenute chiese e strutture cattoliche, si è contribuito alla sopravvivenza di istituti culturali locali e internazionali, ecclesiastici e civili, scuole e istituti religiosi, senza dimenticare l’aiuto portato a singoli studenti e a famiglie in difficoltà. Si può pensare che il supporto alle reti scolastiche, culturali  e religiose, soprattutto nelle regioni medio orientali, non ha un valore esclusivamente religioso e confessionale, ma tracimi anche nell’intera vita sociale. La diffusione della cultura biblica e l’autentica vita cristiana, infatti, costituiscono  un antidoto al diffondersi della violenza e del fondamentalismo. Come ha affermato Papa Francesco: «il cammino della pace si consolida se riconosciamo che tutti abbiamo lo stesso sangue e facciamo parte del genere umano; se non dimentichiamo di avere un unico Padre nel cielo e di essere tutti suoi figli, fatti a sua immagine e somiglianza» (Omelia di Papa Francesco durante la Santa Messa all’International Stadium di Amman, 24 maggio 2014). Il piccolo gregge dei Cristiani, sparso per tutto il Medio Oriente è chiamato dunque «a promuovere il dialogo, a costruire ponti, secondo lo spirito delle Beatitudini (Mt 5,3-12), a proclamare il vangelo della pace…» (Papa Francesco, Lettera ai Cristiani del Medio Oriente, 21 dicembre 2014). Per questo, seguendo l’auspicio di Papa Francesco, si ricordi a tutti i cristiani di pregare per i fratelli che si trovano in luoghi di battaglia e di sofferenza e si rammenti che nel giorno del Venerdì Santo si raccoglierà una colletta per la Terra Santa, aiuto materiale che affianca quello spirituale nel comune intento di aiutare ed amare il nostro prossimo. Solo nell’unità dello spirito e nella carità fraterna di tutti i discepoli di Cristo, la Chiesa, Sua Sposa, potrà dare testimonianza di speranza ai suoi figli che vivono ogni giorno le stesse sofferenze del Signore umiliato ed abbandonato.
 
LINK UTILI
http://it.custodia.org/default.asp?id=4&id_n=28425
http://press.vatican.va/content/salastampa/it/bollettino/pubblico/2015/03/10/0175/00390.html
http://www.vatican.va/roman_curia/congregations/orientchurch/profilo/rc_con_corient_pro_20000724_profile_it.html
 
03/04/2015 10:00
03/04/2015 10:00
Vescovo