ISTITUZIONE DEGLI ACCOLITI(Chiesa parrocchiale di Araceli in Vicenza, 12 marzo 2014)


 


Saluto tutti i fedeli partecipanti a questa celebrazione: il Rettore del Seminario, mons. Carlo Guidolin, gli educatori e i docenti, i parroci di questa Comunità di Araceli ‘ San Francesco, don Lorenzo e don Ivan, e che ringrazio per l’ospitalità. In particolare, saluto gli undici seminaristi candidati al ministero dell’accolitato: Carlo, Christian, Davide, Enrico, Luigi, Manuel, Enrico, Marco, Michele, Raffaele e Roberto. Con voi saluto i vostri familiari, i vostri parroci, i sacerdoti e le comunità che vi stanno accompagnando nel vostro cammino.


Stiamo muovendo i primi passi del cammino quaresimale, protesi verso la grande Settimana in cui celebreremo i giorni della morte, sepoltura e risurrezione del Signore Gesù.


Il tempo forte della Quaresima ci invita con insistenza ad ascoltare e ad annunciare la Parola di Dio per lasciarci convertire e ritornare con tutto il cuore al nostro Dio, che è Padre misericordioso. La Quaresima è segno sacramentale della nostra conversione.


Il brano del libro di Giona, che abbiamo letto come prima lettura, ci rivela che la misericordia di Dio non si limita al solo popolo eletto, ma abbraccia tutti gli uomini. Per la seconda volta, il profeta viene mandato dal Signore nella capitale del regno assiro, Ninive, proverbiale per la vastità, al fine di annunciare la distruzione della città a causa della malvagità dei suoi abitanti. Alla prima chiamata, Giona aveva risposto con la fuga; ora accetta di compiere la missione che gli è stata affidata. La sua predicazione tocca il cuore degli abitanti di Ninive e dello stesso re: essi credettero a Dio e si imposero una durissima penitenza accompagnata da preghiera fervente e da una profonda conversione. Un popolo pagano dimostra così di conoscere il vero volto di Dio, un Dio lento all’ira e ricco di misericordia, un Dio che ‘non vuole la morte del peccatore, ma che si converta e viva‘ (Ez 33,11).


Nel Vangelo, che abbiamo proclamato e ascoltato, la folla, che si accalca attorno a Gesù, chiede un segno che possa appagare la loro curiosità e la loro sete del meraviglioso, un segno spettacolare. Gesù risponde che a loro non sarà dato alcun segno, se non il segno di Giona (Lc 11,29b). il Figlio dell’uomo ‘per questa generazione‘ è un richiamo vivente alla conversione, come lo fu Giona per gli abitanti di Ninive. Il ricordo degli abitanti della grande città e della regina di Saba sottolinea l’universalità della chiamata alla salvezza.


In questo cammino di conversione, a livello personale e comunitario, poniamo oggi il segno della candidatura al ministero istituito dell’accolitato di 11 nostri seminaristi. L’ufficio dell’accolitato consiste, in primo luogo, nel servizio all’altare, aiutando i presbiteri e i diaconi nello svolgimento del loro compito. Cari candidati, siete chiamati a distribuire ai fedeli e a portare agli ammalati la santa Comunione. Perciò, dovete curare con impegno il servizio all’altare e farvi educatori di chiunque, nella comunità, presta la sua opera durante le azioni liturgiche. Vostro compito sarà di conoscere lo spirito della liturgia e le norme che la regolano ed inoltre di acquisire un profondo amore per il popolo di Dio e, in modo particolare, per i sofferenti e gli ammalati.


Ma come potrà un accolito aiutare i fratelli ad una fruttuosa partecipazione alla celebrazione eucaristica, se non vive egli stesso per primo quel ‘mistero’ che serve? Come potrà distribuire e condividere il pane eucaristico, se, insieme, non lavora e non si impegna per spezzare anche il pane terreno con chi non lo ha e non l’ha a sufficienza?


Carissimi candidati all’accolitato, bisogna che la vostra vita sia fatta di Parola di Dio e di Eucaristia. Che l’atteggiamento e la volontà di servire, che nasce dall’Eucaristia, prevalga sopra tutte le altre motivazioni e sopra tutti gli altri progetti della vostra vita. Nella vostra risposta e nella misura del vostro sì, talvolta difficile, timido, lieto, sofferto o convinto, viene espressa la vostra disponibilità a seguire Cristo, servendolo nella sua Chiesa.


Auguro a tutti voi un fruttuoso cammino di Quaresima per poter celebrare, nella gioia più vera, la Pasqua del Signore.


Invoco sui prossimi accoliti la protezione di Maria, la nostra Madonna di Monte Berico, la Madre di ogni vocazione. Invito tutte le comunità parrocchiali a perseverare nell’impegno di preghiera per le vocazioni al sacerdozio, per le vocazioni alla vita religiosa e perché ognuno possa scoprire la dimensione vocazionale della propria vita. Amen.


Beniamino Pizziol


Vescovo di Vicenza