“Quanti Pani Avete?”

Lettera Pastorale alla Diocesi di Vicenza
Per l'anno 2016-2017

 Indicazioni pastorali per il nuovo anno..
 
Al centro della nostra riflessione deve esserci la convinzione che il lavoro pastorale, nelle sue quattro dimensioni, è il luogo privilegiato per esprimere la gioia e le speranze della nostra vita di fede e la sua tensione profetica e salvifica a beneficio di tutti, dentro e fuori la Chiesa. Ciò comporta che personalmente e come comunità si tenga viva la dimensione spirituale fatta di preghiera e contemplazione, ascolto e riposo. Se l’azione pastorale si riduce ad “attivismo e sola organizzazione”, come molti hanno sottolineato, le nostre parrocchie e in particolare l’Unità Pastorale si trasformano in “azienda”. Allora le relazioni diventano difficili per-ché piegate a bisogni estranei ad una autentica esperienza di fede.
Alla luce della necessità che il presente cammino veda la partecipazione attiva e corresponsabile di tutto il Popolo di Dio, nel prossimo anno pastorale incontrerò i vicariati alla sera con la presenza non soltanto dei presbiteri e dei diaconi, ma anche dei Consigli Pastorali, degli operatori pastorali e dei religiosi e delle religiose
• Ai Consigli diocesani Presbiterale e Pastorale, a cominciare dalle loro segreterie, con l’aiuto degli uffici di Curia, affido il compito di progettare insieme il futuro cammino della nostra Chiesa sul tema delle Unità Pastorali e tutte le questioni correlate, a partire da quanto sopra esposto con uno stile il più possibile sinodale. L’anno prossimo ricorrerà il venticinquesimo anno dall’ap-provazione del primo documento che avviava in diocesi l’esperienza delle Unità Pastorali. Auspico che si possa arrivare a fare una sintesi di questo nostro cammino e definire insieme dei punti condivisi e stabili.
• Invito tutte le comunità cristiane, a partire dai loro organismi di comunione e partecipazione, a leggere la presente lettera e a svolgere degli incontri su quegli aspetti o temi esposti che sentono maggiormente importanti e che necessitano di un approfondimento, di un arricchimento o di un aggiustamento.
• Alle parrocchie già in Unità Pastorale può essere utile verificare il proprio percorso e contribuire al cammino diocesano interrogandosi sulle se-guenti domande: 
> Quali sono le esperienze positive maturate e vissute nella vita e nella missione dell’Unità Pastorale?
> Quali gli elementi che emergono come problematici e discutibili?
> Quali suggerimenti e proposte per migliorare e rendere possibile la continuazione del cammino?
• Nelle parrocchie che non sono ancora costituite in Unità Pastorale si svolga qualche incontro dedicato al tema e si interroghino su quale senso possa avere questo invito e con quali iniziative potrebbero incominciare a conoscersi e a collaborare.
• Ricordiamo infine l’impegno delle nostre parrocchie nel generare alla vita di fede. L’ufficio per l’evangelizzazione e la catechesi sostiene con proposte formative e indicazioni di itinerari il rinnovato impegno ad annunciare il Vangelo con particolare attenzione alla comunità, alla famiglia e agli adulti. La Settimana della Comunità, che in molte parrocchie viene svolta con frutto ed entusiasmo, può essere dedicata a riflettere proprio sul volto di questa rinnovata presenza di Chiesa sul territorio che testimonia e annuncia la gioia del Vangelo.
 
 
 
 
Conclusione
 
C’è bisogno di essenzializzare e semplificare l’impegno pastorale e vi incoraggio a fare scelte in questa direzione a partire da un discernimento svolto nei Consigli pastorali delle parrocchie o delle unità pastorali. Non venga meno però la preghiera personale e comunitaria, la lectio divina settimanale e in modo particolare la celebrazione dell’Eucaristia domenicale nel solco dell’anno liturgico. Chi partecipa a questi momenti li trovi preparati con cura e siano espressione di una comunità, per quanto piccola, fedele nel suo raccogliersi attorno a Gesù.
 
Sento spontaneo concludere queste riflessioni condivise con voi affidandoci con convinzione alla preghiera e facendo nostre le parole che risuonano spesso nelle nostre assemblee eucaristiche:
 
“Dio, Padre di misericordia,
donaci lo Spirito dell’amore, lo Spirito del tuo 
Figlio.
Fa’ che la Chiesa vicentina
si rinnovi nella luce del Vangelo.
Rafforza il vincolo dell’unità 
fra i laici e i presbiteri,
fra i presbiteri e il nostro Vescovo Beniamino
fra i Vescovi e il nostro Papa Francesco;
in un mondo lacerato da discordie
la tua Chiesa risplenda segno profetico 
di unità e di pace” 
(Preghiera Eucaristica Vd)
 
 
Avvalori questa invocazione l’intercessione materna e regale di Maria, Madonna di Monte Berico, Madre della Misericordia, alla quale affidiamo il nuovo Anno pastorale proprio nel giorno in cui guardiamo a lei come nostra Patrona.
Preghi per noi anche il santo Papa Giovanni Paolo II che proprio 25 anni fa è stato pellegrino, come noi oggi, a questo santuario: con lui ripetiamo a Maria il nostro “totus tuus” e Lei, sollecita, ci ottenga la benedizione del Signore.
 
 
 
Vicenza, 7 settembre 2016
 
  
 
 
 
† Beniamino Pizziol
Vescovo di Vicenza
 
 
 
 
 
Pagina 1 – 2 – 3
 
07/09/2016