50 giovani vicentini verso Santiago

In cammino per scoprire il valore della vita

 
 Hanno ricevuto il mandato e una benedizione speciale dal vescovo Beniamino ed ora sono partiti: sono i 50 giovani che hanno aderito alla proposta della Pastorale Giovanile diocesana e che dal 9 al 21 agosto cammineranno verso Santiago di Compostela.
 
 Sabato 1° agosto nella chiesa di San Giorgio in città, durante la veglia che ha concluso la preparazione dei giovani pellegrini, l’emozione e la gioia erano davvero palpabili. Con indosso la maglietta azzurra che lo identificherà tra i tanti pellegrini del “cammino” (come oramai viene chiamato senza bisogno di ulteriori specificazioni l’esperienza di Santiago), il gruppo vicentino ha ripercorso la storia biblica di Tobia e del suo viaggio, identificandosi con le sue fatiche e con le sue straordinarie vicende.
 
 Ma il pellegrinaggio a Santiago di Compostela sarà soprattutto un cammino interiore. Ne è convinto Matteo Refosco che con don Lorenzo Dall’Olmo ha curato la preparazione e accompagnerà l’esperienza di questi giovani: “Il nostro sarà certamente un viaggio impegnativo da un punto di vista fisico, interessante per i risvolti culturali, ma sarà prima di tutto anche un cammino spirituale che aiuterà i giovani a trovare risposte alle domande più profonde che attraversano i loro cuori”. 

 Dopo una sosta a Lourdes, con la preghiera di affidamento alla Vergine Maria, i giovani vicentini raggiungeranno in pullman Roncisvalle e da qui inizieranno il loro percorso lungo il “cammino francese”, verso la tomba dell’apostolo Giacomo (Tiago, in spagnolo). Percorreranno a piedi 130 km, anche se non consecutivi.
“Per tutti questi giovani – spiega Refosco – è la prima volta a Santiago. Abbiamo dunque scelto alcuni tratti da fare a piedi lungo tutto il cammino da Roncisvalle a Santiago di Compostella che potessero risultare più significativi, sia per la bellezza dei paesaggi che per il valore storico e spirituale dei luoghi che attraverseremo e visiteremo. Altri giovani in passato, dopo questo tipo di esperienza che potremmo definire «introduttiva al cammino», hanno scelto di ritornarvici per compierne un tratto più esteso e continuativo”. 

 Un viaggio dunque in qualche modo “pedagogico” quello proposto dalla Pastorale Giovanile che attraverserà città come Pamplona e Leon, l’arida Meseta o le rive boscose del rio (fiume) Ouribio fino a giungere alla gotica cattedrale fiorita di Santiago, porta del Paradiso, ove gioia, emozione e stanchezza si fondono in una sensazione indefinibile che solo al pellegrino è dato di provare. Dopo Santiago i giovani vicentini continueranno il loro viaggio verso Finisterre, dove celebreranno la Messa di ringraziamento per l’esperienza compiuta in fronte al vasto Oceano Atlantico. Un’ultima tappa, nel viaggio di ritorno a Vicenza, sarà a Loyola, la cittadina spagnola che diede i natali al grande sant’Igrazio, “inventore” dei gesuiti, la grande famiglia religiosa cui anche papa Francesco appartiene. 

 Ma cosa significa, alla fine, camminare verso Santiago di Compostela per un giovane di vent’anni? Per questa esperienza riscuote ogni anno un successo maggiore? “Andare a Santiago significa ripensare la propria vita – conclude Matteo Refosco – chiedendosi che cosa è davvero essenziale, imparando che la fatica e la difficoltà fanno parte del gioco, apprezzando il valore del silenzio e scoprendo al contempo la compagnia di Dio e dei fratelli. Il cammino è la più grande e bella metafora della nostra vita”.

E allora Buen Camino, peregrinos!
 
Alessio Graziani