Assemblea diocesana dell’Azione Cattolica

Domenica 6 settembre in Seminario con il Vescovo e il presidente nazionale

 
Ruota intorno al verbo “andare”, il filo conduttore del nuovo anno associativo dell’Azione Cattolica. Un cammino che per Ac vicentina inizierà domenica 6 settembre con l’assemblea diocesana che si terrà al Seminario Vescovile in Borgo S. Lucia, 43  a Vicenza, con inizio alle ore 14.30. Saranno presenti il vescovo Beniamino Pizziol che presiederà la celebrazione eucaristica a conclusione dell’incontro e il presidente nazionale dell’Azione Cattolica, Matteo Truffelli (nella sua prima uscita nella nostra diocesi).
 “#Porteaperte per uscire” è il tema scelto dalla presidenza diocesana per questo primo appuntamento unitario, che segna l’inizio dell’anno associativo 2015-2016. Dopo aver collocato l’attenzione sull’educazione, l’accento ora si pone sull’uscire, spiega la presidente dell’Ac berica Caterina Pozzato. «Lo scorso anno l’attenzione è stata per una Ac in forma, quest’anno sarà pera un AC in uscita». E questo sarà anche l’argomento dell’intervento del presidente nazionale durante l’incontro. Il titolo della sua relazione sarà infatti: “Per un’Ac in uscita, tra le case con la gente”.

  «Lo sfondo da cui è partita la riflessione per individuare il cammino – evidenzia la presidente – è da un lato il Giubileo della Misericordia, dall’altro il documento assembleare per il triennio: #porteaperte». Una riflessione che ha dato all’uscire un ulteriore significato: prossimità.  «Ci sembra, dal documento assembleare e da quanto emerso dal confronto con i responsabili, che si possa dare maggior spazio al tema della prossimità, in tutte le sue sfaccettature.

  Lo sfondo è il Giubileo della Misericordia, quindi il richiamo a vivere le opere di misericordia, un tema ritornato spesso in associazione, si tratta di riviverle aggiornate all’oggi». Il percorso associativo vivrà durante l’anno alcuni momenti significativi. «Vogliamo essere particolarmente attenti ai responsabili parrocchiali. Lo abbiamo fatto lo scorso maggio proponendo l’incontro con gli ex presidenti – spiega Caterina Pozzato -. Vogliamo mantenere questa attenzione anche per dare spazio a chi lavora alla base, per cui riproporremo a maggio del prossimo anno questo appuntamento».
 
  Ma i presidenti parrocchiali avranno una prima opportunità di incontro già la seconda domenica di gennaio, quando la presidenza nazionale incontrerà i responsabili parrocchiali del Triveneto a Sarmeola nella casa Opera della Provvidenza.
 
  Altro momento significativo sarà in febbraio in occasione dell’anniversario della morte di mons. Antonio Doppio e mons. Giacomo Bravo. «Sono stati due nostri assistenti e figure significative per la chiesa vicentina. Faremo memoria della loro opera, del loro stile e modo di promuovere i laici».
 
  L’approssimarsi dell’assemblea è anche l’occasione per fare il punto con Caterina Pozzato su questo primo anno di presidenza. «Ci siamo sforzati, come presidenza – afferma –  di vivere unitariamente l’associazione. Gli impegni di settore sono consistenti per cui vivere bene anche la dimensione unitaria non è così semplice. Mi pare che questo impegno ci sia stato da parte di tutti: riuscendo a contemperare la dinamica di attenzione al settore in una visione unitaria». Tra gli obiettivi che erano stati dati dall’assemblea c’era una maggiore attenzione verso la città. «Stanno emergendo nel settore giovani dei buoni responsabili, però l’associazione ha bisogno di rinnovarsi e di essere più presente in città – evidenzia Pozzato –  e c’è ancora della strada da fare nel mondo adulto».

  «Vorremmo curare, questo lo dico con l’assistente diocesano, in particolare i responsabili vicariali, stiamo tentando nuove strade per metterli in sinergia, perché sono figure strategiche, sono quelli che  maggiormente possono aiutare l’associazione ad essere attenta al territorio».
 
  Questo primo anno ha evidenziato anche alcune criticità: il cammino dell’Acr nelle parrocchie in rapporto al percorso dell’iniziazione cristiana, il settore adulti in particolare la fascia adulti giovani. «L’andamento delle adesioni è stato abbastanza regolare, abbiamo mantenuto il trend positivo – continua la presidente -. C’è qualche volta un’altalena nel tesseramento, la troviamo nell’Acr legata alla presenza o meno di animatori ma anche alle scelte che fanno le parrocchie». «Abbiamo i responsabili dell’équipe di formazione dell’Acr molto impegnati a livello diocesano a riflettere sull’iniziazione cristiana e a dare il proprio  contributo – osserva Pozzato in merito alla presenza dell’Acr nelle comunità ecclesiali – però nelle parrocchie a seconda delle scelte che vengono fatte, può accadere che i gruppi l’Acr non partano e dobbiamo misurarci con queste situazioni». «Il mondo adulto è presente a sprazzi – continua -. C’è tutta una fascia di adulti giovani  che non sono presenti o si fanno vedere poco,  occorre pensare a nuove strategie per avvicinare questa realtà».

Giuseppe Bedin
 
Articolo da La Voce dei Berici di questa settimana