«Buen camino, peregrino!»

Ogni anno aumentano anche dal Vicentino i pellegrinaggi alla tomba dell'Apostolo Giacomo


Sono più di centomila i pellegrini che ogni anno si recano a Santiago di Compostela percorrendo le antiche vie che fin dal Medio Evo giungono alla tomba dell’Apostolo Giacomo. Vengono da tutti i Paesi d’Europa, ma anche dagli Stati Uniti, dal Brasile, perfino dall’Australia. Compiono il cammino a piedi, in bicicletta, qualcuno anche a cavallo. Per il 90 % dichiarano di farlo per motivi spirituali o religiosi.
Cercano qualcosa, cercano Qualcuno, cercano sé stessi (cfr. http://compostela.pellegrinando.it/sezioni.php?seid=1708).

Qualcuno ha cercato di liquidare la cosa sotto le povere categorie del “turismo religioso” o “della vacanza alternativa”, ma tutto questo pare non bastare a spiegare le proporzioni di un fenomeno che evidentemente trova le sue radici in bisogni più profondi, in domande più fondamentali. A Santiago ha dedicato recentemente un film Emilio Estevez, girandolo con il padre Martin Sheen: un film simpatico e commovente che cerca di capire le ragioni che spingono una persona a mettersi in cammino.

«La gente che vuole andare a Santiago – spiegano dall’Ufficio diocesano pellegrinaggi – molte volte non sa neppure perché vuole fare questa esperienza. Sente che deve andare. E’ come se cercasse delle risposte a delle domande profonde. Chi torna è in genere così entusiasta che spesso decide di tornare e ripetere il cammino, magari anche da solo».

Anche dalla diocesi di Vicenza aumentano di anno in anno i gruppi che organizzano pellegrinaggi a Santiago. Un vero esperto è don Roberto Castegnaro, parroco a San Giuseppe in città, che da pellegrino è diventato ormai guida per moltissimi altri giovani e adulti che si incamminano verso il celebre santuario. Dal 3 al 15 agosto 2014 guiderà un gruppo di 55 persone che faranno a piedi alcune delle tappe più significative del cammino.

Una scelta leggermente diversa è quella delle Suore Orsoline del Sacro Cuore di Maria che dall’11 al 18 agosto 2014 percorreranno a piedi gli ultimi 100 km del cammino con 30 giovani, ragazzi e ragazze, di tutta Italia. «Camminare vuol dire rallentare – dicono le giovani suore che parteciperanno al pellegrinaggio – e oggi tutti noi sentiamo il bisogno di andare più piano, per ritrovare ritmi di vita più equilibrati in cui anche le relazioni divengono più profonde e significative».

Intanto c’è anche chi, come don Giampietro Paoli, sta arrivando in questi giorni a Santiago in bicicletta dopo essere partito da Lourdes con altri dieci pellegrini, percorrendo una media di 100 km al giorno. O chi sceglie il cammino come singolare viaggio di nozze, come Martina e Alberto che, dopo il matrimonio sabato 26 luglio 2014 a Rosà, partiranno per compiere a piedi 200 km fino a Santiago e dire così di voler camminare insieme per tutta la loro vita.

Don Alessio Graziani