Come la rete cambia la vita e le relazioni

La lezione del professor don Luca Bressan alla Scuola del Lunedì


L’ultimo appuntamento dell’anno 2013-2014 con la Scuola del Lunedì per la formazione permanente del clero è stata la lezione dal titolo “L’avvento della rete: riflessi antropologici sull’identità umana” tenuta la mattina del 7 aprile 2014 da mons.Luca Bressan, docente al Seminario arcivescovile e alla Facoltà teologica dell’Italia settentrionale di Milano e vicario episcopale  per la cultura dell’Arcidiocesi di Milano.

Il relatore ha impostato il suo intervento, avendo come riferimento il mondo giovanile, senza però escludere la realtà degli adulti. Questi ultimi faticano a capire fino in fondo la cosiddetta “rete”, la quale, comunque, ha creato e sta creando dei cambiamenti profondi nella vita e nelle relazioni delle persone.

Posta questa premessa, don Bressan ha cercato di descrivere la realtà digitale, partendo dal fatto che un giovane, in media, passa almeno due ore al giorno “in rete”. Un fatto che determina una mutazione sociale, in quanto la rete permette di alterare, a proprio piacimento, l’identità personale (cfr. gender) come la realtà stessa.  Ciò determina una adolescentizzazione dell’individuo, che rimane tale o vi ritorna, ed una rinuncia alla responsabilità. Non solo: ma la rete aiuta ad elaborare una intimità impersonale nella vita, danneggiando la stessa educazione della persona. Questo perché l’eccesso di informazione porta alla difficoltà di scelta e, quindi, alla pigrizia, alla costruzione di una “relazione da cortile”, vale a dire chiusa in un mondo ben circoscritto, anche se può sembrare paradossale.
 
L’era digitale cambia anche il concetto di verità e porta all’illusione, in quanto, senza che il soggetto ne abbia piena consapevolezza, altera il rapporto corpo-cervello, minando così l’identità della persona. Non a caso, nel linguaggio informatico si usano termini, che giocano su questi due elementi: software (mente) e l’hardware (corpo umano). Questo dato è importante, perché permette di constatare, con una certa preoccupazione, l’avvenuta separazione, grazie alla manipolazione “in rete”, di tali riferimenti, impensabile prima dell’avvento dell’era digitale. Ne deriva che, in un simile contesto, qualsiasi scelta etica risulta impossibile.
 
Il relatore ha, quindi, presentato la nuova cultura contemporanea, che ha quattro caratteristiche:
 
I) ha un carattere nomadico, il quale può essere letto positivamente (capacità di tenere insieme gli estremi), ma anche negativamente (vita non unificata, quindi difficoltà di crescita);

II) in essa la persona è costruita: la vita è una messa in scena continua, con alternanti costruzioni e decostruzioni;
 
III) è ripiegata sul presente: si tratta di una scelta di sopravvivenza, visto che a regnare incontrastate sono le emozioni;

IV) è tragica, perché fragile: risulta fondamentale ogni attimo dell’esistenza, proprio per il fatto che le emozioni contano più della logica, della riflessione. Bisogna constatare con preoccupazione l’incapacità di vivere una maturazione quotidiana. Un dato allarmante che colpisce giovani, ma anche adulti.

In questo quadro della società attuale, come è possibile essere cristiani?

Don Bressan individua tre strumenti:

I) la capacità di costruire la storia. Nella storia bisogna esserci dentro, affinché si creino i contesti che facciano nascere gli interrogativi per ricostruire e dare profondità alla storia;
 
II) la trasfigurazione del reale. E’ una caratteristica della rete, che troviamo anche nella fede cristiana, dove, per esempio, il sacramento esprime una potenzialità reale in grado di trasfigurare la vita della persona. Altro esempio sono le Beatitudini di Gesù, nelle quali l’uso alternato, in ogni beatitudine, del verbo prima al presente poi al futuro, permette di cogliere la trasfigurazione possibile nella storia dell’individuo;

III) la dimensione politica. Si tratta di puntare sulla responsabilità del singolo verso l’altro, elemento mancante nel mondo digitale, ma che può essere recuperato, perché anche in questo nuovo mondo è possibile vivere da cristiani.

Infine, il relatore si è soffermato su tre dati in grado di aiutare a comprendere come la rete cambia la vita della persona. Essi sono:

I) il luogo: la rete atomizza la vita in favore della quale è fondamentale recuperare esperienze reali di relazione