“La preghiera in famiglia è un mezzo privilegiato per esprimere e rafforzare questa fede pasquale. Si possono trovare alcuni minuti ogni giorno per stare uniti davanti al Signore vivo, dirgli le cose che ci preoccupano, pregare per i bisogni famigliali, pregare per qualcuno che sta passando un momento difficile, chiedergli aiuto per amare, rendergli grazie per la vita e le cose buone, chiedere alla Vergine di proteggerci con il suo manto di madre. Con parole semplici, questo momento di preghiera può fare tantissimo bene alla famiglia”(papa Francesco in Amoris Laetitia 318),
Le parole chiare e semplici di papa Francesco trovano un’eco nel nostro cuore. Siamo consapevoli del bisogno di riservare alcuni momenti nelle nostre giornate per porci in silenzio alla presenza di Gesù, per stare con lui, per lasciarci guardare da lui. È così bello quando qualcuno ci guarda con amore, con affetto, con tenerezza! In quei momenti avvertiamo un fuoco che infiamma il nostro cuore, Ecco il segreto che ci viene proposto: “Tu non devi portare, devi ricevere. Devi essere vuoto per essere riempito della grazia di Dio”. Nello stesso tempo, sentiamo che questo fuoco non è fatto solo per scaldare noi: nasce dentro di noi il desiderio di scaldare anche il cuore di chi ci sta vicino, trasmettendogli in semplicità l’amore che ci è stato donato. Pregare, in fondo, è fermarsi, sostare, per ascoltare cosa il Signore ci voglia dire in questo Avvento, in questo tempo, Abbiamo sempre bisogno di metterci ai piedi di Gesù, “ascoltarlo, imparare da Lui, imparare sempre” (GE150). Dare spazio a Gesù aiuta a “ricordare”, fare memoria dei suoi doni, a cominciare dal papà e dalla mamma, di tante persone che ci vogliono bene, dei tantissimi bambini, mamme e papà che soffrono e mancano del necessario per una vita felice. Non c’è metodo migliore del guardare alla nostra storia per sentire il desiderio di pregare e ringraziare, ma allo stesso tempo, non c’è stimolo più forte che guardare al mondo fuori di noi per avvertire ugualmente il desiderio di pregare e agire con il fuoco che Gesù ha acceso nel nostro cuore (GE 154).
Ci offrono questo sussidio tante persone, appartenenti a gruppi tra di loro molto diversi, ma unite dallo stesso amore per Gesù e per il prossimo: sono persone che hanno a cuore la missione, altre la famiglia, altre la vocazione e i giovani, la comunicazione, la catechesi e altre le persone in difficoltà, Si sono incontrate più volte, si sono confrontate, si sono scambiate opinioni, suggerimenti, visioni. Ne è venuto fuori questo libricino, che ora viene affidato al nostro cuore, come strumento di preghiera, di incontro, di impegno. Con l’augurio di un felice e “santo” Avvento, perché tutti noi desideriamo restare vicino al Bambino e farci pronti a riceverlo,
don Flavio Marchesini
Disponibili a questo link i materiali per l’avvento
