‘Il Signore Risorto, speranza nostra, sempre ci precede’: il messaggio e l’augurio pasquale del Vescovo Beniamino alla Diocesi

 
         Carissimi fratelli e sorelle,          alleluia è la semplice parola che la Liturgia della Chiesa usa per esprimere – in modo sintetico e incisivo – il grande annuncio pasquale. Con questo termine, di origine ebraica, il popolo cristiano loda Dio Padre per la meraviglia compiuta risuscitando il Figlio Gesù dalla morte “che ora, vivo, trionfa” (Sequenza, dalla Liturgia).          Nella Domenica di Pasqua i cristiani celebrano il mistero più importante della propria Fede, che testimonia l’amore di Dio per l’Uomo, la sua vicinanza e il suo voler essere con lui nel cammino della Storia, della vita quotidiana, fatta di gioie e fatiche, di luci e di ombre. Il Signore è vivo, ha vinto la morte, il male, le tenebre e questo suo dono d’amore si perpetua nel tempo grazie allo Spirito Santo, fedele guida della Chiesa e fermento di vita per l’intera umanità.          Viviamo la festa della gioia, ma anche della speranza, dell’incoraggiamento a continuare l’affascinante e drammatico viaggio nell’esistenza verso il suo compimento pieno nella comunione con Dio, Padre buono e misericordioso. Comprendiamo, in questo modo, che il cristiano ha la responsabilità di testimoniare il valore e il significato della vita nel suo significato più pieno, autentico, profondo, che ci ricorda come il pellegrinaggio terreno è la solo la prima parte di un progetto più ampio.          Questa constatazione dovrebbe portare ogni cristiano a rivedere l’impostazione data alla sua esistenza su questa nostra terra, che troppo spesso rischia di chiudersi in una dimensione orizzontale, sacrificando o marginalizzando o – nel peggiore dei casi – rigettando e disprezzando la dimensione verticale, punto di arrivo. Bisogna recuperare quella linea, che guida l’uomo contemporaneamente in avanti, verso l’alto e verso l’Altro.          Il Signore risorto, Speranza nostra, ci precede sempre e chiede a ognuno di noi di valorizzare al meglio il dono dell’esistenza terrena, affrontandola secondo la logica che ci viene indicata dal Vangelo di Cristo. Il cammino quotidiano di ogni persona è prezioso agli occhi di Dio, costituisce l’identità della persona, permette la lenta, ma progressiva, conoscenza del mistero di Dio e dell’uomo, è preparazione al raggiungimento della pienezza.          Ecco perché la quotidianità dev’essere vissuta con consapevolezza, responsabilità e gioia, come tempo di grazia, pur nella convivenza di bene e di male, di vita e di morte, di luce e di tenebra, come stiamo sperimentando nei nostri giorni. Questa fatica merita di essere affrontata, anche se, a volte, risulta pesante, perché essa ha un senso, che troverà piena comprensione nella comunione eterna con il Signore.          Con questi sentimenti, cari fratelli e sorelle, auguro a ognuno di voi una Pasqua buona; che vuol dire accogliere, nella fede, l’autentica Speranza cristiana, che si radica nella carità di un Dio, che ama l’uomo fino alla follia della Croce, umanamente segno di sconfitta e di morte, ma in Cristo segno di un amore che vince la morte.          Vi invito a portare l’augurio di Buona Pasqua – anche a nome mio e dell’intera comunità cristiana che è in Vicenza – a tutti coloro che stanno attraversando la prova della malattia, della sofferenza, del disagio economico o sociale.

† Beniamino Pizziol
Vescovo di Vicenza

  Riportiamo gli orari delle celebrazioni in Cattedrale con il Vescovo: La Settimana Santa entrerà nel vivo nei giorni del cosiddetto “Triduo Pasquale”. Si inizia giovedì 13 aprile alle 9.15 con la solenne Messa Crismale durante la quale il Vescovo benedirà gli olii che saranno utilizzati in tutte le parrocchie della diocesi per la celebrazione dei sacramenti del battesimo, della cresima, dell’unzione degli infermi e per le ordinazioni sacerdotali. La Santa Messa Crismale sarà concelebrata da tutti i preti della diocesi che in tale occasione rinnoveranno le proprie promesse sacerdotali e ricorderanno i più significativi anniversari di ordinazione. Alle ore 20 sempre in Cattedrale mons. Pizziol presiederà la Messa in Coena Domini con il rito della lavanda dei piediVenerdì Santo 14 aprile (giorno di astinenza dalle carni e dai tutti i cibi particolarmente raffinati e costosi, nonché di digiuno – ovvero giorno in cui i fedeli cattolici sono invitati a fare un solo sobrio pasto nel corso della giornata, devolvendo possibilmente in carità il corrispettivo dei pasti saltati), la Chiesa ricorda la morte in croce del Signore Gesù. Alle 15 il Vescovo presiederà la Solenne Via Crucis nella chiesa di Santa Corona. Per l’occasione sarà esposta la reliquia della Sacra Spina. Alle 20 in Cattedrale si compirà l’Azione Liturgica della Passione del Signore con il bacio della croce. Le offerte raccolte in tale celebrazione saranno devolute alle comunità cristiane di Terra Santa. Sabato Santo 15 aprile è giorno di silenzio e meditazione. Nelle chiese, spogliate di tutti gli arredi liturgici e con le croci velate, non ci saranno celebrazioni liturgiche fino alla sera, quando le comunità cristiane celebreranno la Solenne Veglia Pasquale. Il Vescovo presiederà alle 21 in Cattedrale la suggestiva veglia con il rito della luce, l’ascolto prolungato della Parola di Dio che ripercorrerà i principali momenti della storia della Salvezza. Domenica di Pasqua infine mons. Pizziol presiederà la Santa Messa solenne in Cattedrale alle 10.30 e la preghiera del Vespro alle 17.30.  La lettera del Vescovo di invito alla Messa CrismaleLe indicazioni per la Messa CrismaleNota: la COLLETTA DI FRATERNITA’  sarà effettuata a favore dell’EMERGENZA FAME SUD SUDAN, nel 70° anniversario della morte di Santa Bakhita.