La magia del Presepe

Breve itinerario tra i presepi della nostra Diocesi

 

L’idea di coinvolgere il popolo nella rievocazione della nascita di Cristo a Betlemme fu di San Francesco d’Assisi che nella notte di Natale del 1223 rappresentò a Greccio il primo presepe vivente. Iniziò così una tradizione entrata in tutte le case, dove, fino a pochi anni fa, prima che iniziasse la gara all’albero più luminoso, c’era sempre un angolo per una piccola capanna o una grotta con Maria, Giuseppe e Gesù Bambino, gli immancabili bue e asinello, pastori e Re Magi. Il breve itinerario che proponiamo, certamente non completo, ha lo scopo di far riscoprire il calore che un presepe porta nelle nostre case, la coinvolgente soddisfazione per grandi e piccoli nel costruirlo con le proprie mani. Con rammarico nell’iniziare la nostra “strada dei presepi” abbiamo scoperto di aver perso quest’anno due “punti di riferimento”, il bellissimo presepe permanente del centro missionario Scalabrini di Bassano, risalente al 1930, che rappresentava in 32 episodi la storia della salvezza – chiuso per infiltrazioni d’acqua nell’interrato che lo ospitava – e il suggestivo presepe vivente nelle grotte preistoriche di Villaga, secondo in Italia solo a  quello dei Sassi di Matera,  per l’impossibilità di trovare un supporto economico. Il nostro percorso inizia nel centro storico di Vicenza dove sabato 17 verrà riproposto il presepe vivente itinerante.  Alle 17.30, dopo una breve meditazione, dalla chiesa dei Servi partirà  un variopinto corteo di personaggi nei costumi dell’epoca che accompagnerà Maria e Giuseppe lungo le vie del centro fino al chiostro di San Lorenzo dove verrà rappresentata la Natività di Gesù (vedi n. 46  della “Voce”). Sempre a Vicenza molto bello è il tradizionale presepe realizzato nel chiostro del Santuario di Monte Berico, ma non può mancare una visita  alla pregevole mostra dei presepi missionari allestita presso la Casa dei Padri Saveriani di Viale Trento. Si possono  ammirare centinaia di presepi, con statuine di materiali e fogge incredibili provenienti dai cinque continenti, realizzate da umili artisti, ma che trasmettono nella loro semplice bellezza una fede in Gesù che non conosce confini (vedi n. 44 della “Voce”). Aperto tutti i giorni dalle 9 alle 12.30 e delle 15 alle 18 fino al 22 gennaio. Il nostro itinerario, imboccando la Valle dell’Agno, ci porta a Castelgomberto, dove il Gruppo “Amici del presepe” della parrocchia dei Santi Pietro e Paolo si dedica da anni alla realizzazione dei piccoli capolavori esposti negli spazi ricavati sopra la cappella feriale del duomo. Ad accogliere i visitatori c’è anche il grande presepe popolare, ormai completato dopo diversi  anni di lavoro, che farà rivivere la  magica atmosfera del Natale in uno scorcio di vita contadina. La mostra resterà aperta con orario 14.30-19 dal 25 dicembre al 9 gennaio e sabato 14 e domenica 15 gennaio. Proseguendo lungo la valle giungiamo a Recoaro Terme dove già dal 1996 “Gli Amici del presepio” propongono nella chiesa arcipretale di Sant’Antonio abate un presepe artistico ambientato tra fine dell’800 e l’inizio del secolo scorso in una caratteristica contrà riprodotta nei minimi particolari, come gli oggetti di uso quotidiano e i personaggi nei costumi dell’epoca.
Ogni anno il presepe, poi, si arricchisce anche di nuovi particolari architettonici: dalle case contadine al il mulino al forno, dalla chiesa di contrà Giorgetti fino alla calcara, dove un tempo si cuocevano i sassi per realizzare la calce.
Visitabile tutti i giorni dalle 9.30 alle 18 fino al 15 gennaio giorno della sagra di Sant’Antonio.
E anche il paesaggio fa la sua parte: le Piccole Dolomiti, che fanno da sfondo al presepe di Recoaro, diventano un fantastico scenario reale nella mostra di presepi all’aperto realizzati con fantasia e tanta passione da una sessantina di famiglie di tre contrade di Merendaore, lungo la provinciale che porta a Campogrosso. Tornati in pianura, andando verso la Pedemontana, incontriamo due paesi noti per l’originalità delle loro natività. Nel solco della tradizione, il presepe storico sincronizzato di Novoledo allestito nei locali della vecchia canonica. Storico, perché ispirandosi ai Vangeli ricrea con meticolosità uno scorcio della Palestina di oltre 2000 anni fa, ai tempi di Gesù. Sincronizzato, perché il visitatore viene guidato dalle voci di narratori fuori campo nella visione delle varie scene proposte che aiutano a riflettere sulla storia della salvezza.  Aperto da domenica 18 dicembre fino al 29 gennaio (con orario continuato dalle 9.30 alle 18). Non un semplice presepe, ma un mezzo di evangelizzazione; si può definire, invece, “Evangelium, la storia della salvezza”, allestito nell’ex coro della chiesa arcipretale di Dueville.  Dodici scene, con statue in movimento a grandezza naturale, che inducono il visitatore a sentirsi parte viva della rappresentazione. Si “entra” nelle scene tratte dall’Antico e dal Nuovo Testamento partecipando ai più significativi episodi della vita di  Gesù: dall’annuncio dei profeti fino alla sua morte e risurrezione. Aperto nei fine settimana – tutti i giorni a partire dal 25 dicembre al 6 gennaio – fino al 29 gennaio con orario dalle 14 alle 18). Dalla montagna passiamo  ora in aperta campagna, a Scaldaferro, frazione del Comune di Pozzoleone, nota in tutto il Veneto per il Santuario della Madonna della Salute, ma anche per il suo presepe biblico che si trova in una apposita struttura di fronte al Santuario. Ideato nel 1974 dall’allora parroco don Giulio Dall’Olmo il presepe è disposto su diversi livelli e riproduce fedelmente il paesaggio della Palestina. Le diverse scene, rese più suggestive da particolari giochi di luci e dall’illustrazione di una voce narrante ripercorrono le varie tappe dell’intera vita di Cristo e della storia della Salvezza. Si può visitare tutti i gironi da Natale a Capodanno e nei fine settimana fino al 2 febbraio, dalle 9 alle 12 e dalle 14 alle 18. A San Pietro in Gu, provincia di Padova, ma sempre diocesi di Vicenza, si può ammirare uno dei pochi presepi viventi che ha resistito al logorio degli anni. Ideato nel lontano 1976 da suor Adele Martini è stato portato avanti dalla Pro loco che ora lo propone ogni due anni nel parco giochi di Via Mazzini. La rappresentazione della Natività, frutto di una minuziosa ricerca per la realizzazione di scene, costumi, luci e testi, è divenuta un vero spettacolo teatrale.  Il pubblico, poi, è coinvolto nella gioia dei protagonisti della Notte Santa che guidati dalla stella si sono recati in quell’umile capanna di Betlemme. Le rappresentazioni, che si possono seguire comodamente da un capannone riscaldato, si tengono, con inizio alle ore 17.45, il giorno di Natale e di Santo Stefano, nel giorno dell’Epifania e proseguono anche 8, 15, 22 e 29 gennaio. Ci sembra doveroso, inoltre, fare un accenno anche al presepe animato di Villa del Conte, sempre nel Padovano, che oltre ad essere bello possiamo definire “grandioso” non solo per le sue dimensione, 500 metri quadri, ma soprattutto per la sua accurata ambientazione, per il realismo dei personaggi, l’animazione e i giochi di luci e colori che coinvolgono il visitatore. Lo staff degli “Amici del presepio” è guidato ancora  Igino Tonin, l’infaticabile ideatore nel lontano 1958 di quest’opera unica. Allestito a partire dal Natale del  1987 in un apposito salone del Centro parrocchiale il presepio si divide in due tematiche: la prima parte, che potremmo considerare di “accoglienza” per il pubblico propone ambienti, costumi, personaggi e lavori che raccontano la storia della terra veneta; la seconda, invece, sviluppa il tema biblico dalla Creazione alla nascita di Cristo, fino al primo miracolo nelle nozze di Cana. Il presepio è aperto, dalle ore 9 alle 12 e dalle 14.30 alle 18.30, tutti i giorni dal 25 dicembre al 6 gennaio e il sabato e la domenica fino al 31 gennaio. Come non citare, poi, il presepe di contrà Bariola nella frazione di Sant’Antonio a Valli del Pasubio, a cui è dedicato un interessante approfondimento nel numero di questa settimana de La Voce dei Berici.

Alberto Schiavo