L’ambone, l’altare, la strada. Tredici nuovi diaconi servono da oggi la Chiesa vicentina

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 Davanti ad un’assemblea numerosa e raccolta in preghiera, il Vescovo Beniamino ha ordinato domenica 10 maggio, tredici nuovi diaconi per la Chiesa di Vicenza.
Sicuramente si è trattato di un fatto eccezionale per il numero dei candidati, definito dal vescovo “una vera e propria Grazia per la nostra Chiesa locale”.
 
Otto dei novelli diaconi loro sono stati ordinati in vista del ministero sacerdotale (uno per la diocesi di Huari, in Perù), mentre cinque per il diaconato permanente.

Il Vescovo nell’omelia ha ricordato che “il diaconato non è un gradino per arrivare all’ordinazione sacerdotale, perché si resta diaconi tutta la vita. Il senso della diaconia è infatti quello del servizio della Parola e della Comunione”
 
Nella sua omelia mons. Pizziol si è soffermato su tre parole del vangelo del giorno che aiutano a capire il servizio del diacono nella Chiesa:

– Come: il più importante ed il più esigente perché chiede l’imitazione di Gesù “Come ho fatto io, così fate anche voi”;
– Se: non si tratta di un’ipotesi, ma di un invito pressante “se osserverete i miei comandamenti”;
– Più: è la caratteristica dell’amore cristiano. Non si tratta solo di amare tutti, ma di amarli di più. “Non c’è amore più grande di questo: dare la vita per i propri amici”.

Con queste premesse, l’amore vissuto nella diaconia del celibato rende “padri di molti figli, soprattutto di quelli in difficoltà – ha aggiunto il Vescovo – e rende ancor più grande quello vissuto in famiglia come padre e marito per i diaconi permanenti”.

Come augurio, il Vescovo ha indicato le tre dimensioni della diaconia: l’ambone, cioè la Parola; l’altare cioè l’Eucarestia; la strada ovvero le persone.

Ai novelli diaconi la nostra preghiera ed i nostri migliori auguri per un lungo e fecondo cammino.

Naike Borgo
 
 
Leggi l’omelia del Vescovo in occasione dell’ordinazione
 
Guarda su Youtube il servizio de “Il Notiziario della Chiesa Vicentina” a proposito dell’ordinazione