L’Associazione Italiana Maestri Cattolici ha ricordato i 70 anni di vita

Il racconto del pellegrinaggio a Roma per l'importante anniversario


Sabato 12 marzo 2016 l’Associazione Italiana Maestri Cattolici (AIMC), in occasione dei suoi 70 anni, ha condiviso con oltre 50.000 persone provenienti da tutto il mondo a Roma in piazza san Pietro l’udienza giubilare “Misericordia e Servizio” con papa Francesco. Più di 30 persone della diocesi di Vicenza, guidate da mons. Antonio Bollin (Direttore dell’Ufficio per l’Insegnamento della Religione Cattolica e Assistente ecclesiastico), da Mariano Negro (presidente AIMC) e da Laura Urbani, sono arrivate venerdì sera e hanno cenato con oltre 700 iscritti all’AIMC provenienti da tutte le regioni d’Italia.  
 
Provvidenziali le parole del vescovo di Roma: «Ci stiamo avvicinando alla festa di Pasqua, mistero centrale della nostra fede. Il Vangelo di Giovanni…narra che prima di morire e risorgere per noi, Gesù ha compiuto un gesto…: la lavanda dei piedi…Vorrei soffermarmi sulle parole finali di Gesù: «Capite quello che ho fatto per voi? […] Se io, il Signore e il Maestro, ho lavato i piedi a voi, anche voi dovete lavare i piedi gli uni agli altri» (Gv 13,12.14). In questo modo Gesù indica ai suoi discepoli il servizio come la via da percorrere per vivere la fede in Lui e dare testimonianza del suo amore… Lavando i piedi agli apostoli, Gesù ha voluto rivelare il modo di agire di Dio nei nostri confronti, e dare l’esempio del suo «comandamento nuovo» (Gv 13,34) di amarci gli uni gli altri come Lui ci ha amato, cioè dando la vita per noi. Lo stesso Giovanni lo scrive nella sua Prima Lettera: «Da questo abbiamo conosciuto l’amore: Egli ha dato la sua vita per noi; quindi anche noi dobbiamo dare la vita per i fratelli […] Figlioli, non amiamo a parole né con la lingua, ma coi fatti e nella verità” (1Gv 3,16.18). L’amore, quindi, è il servizio concreto che rendiamo gli uni agli altri. L’amore non sono parole, sono opere e servizio; un servizio umile, fatto nel silenzio e nel nascondimento, come Gesù stesso ha detto: «non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra» (Mt 6,3). Esso comporta mettere a disposizione i doni che lo Spirito Santo ci ha elargito, perché la comunità possa crescere (cfr 1Cor 12,4-11)… Da ultimo, non dimentichiamo che lavando i piedi dei discepoli e chiedendo loro di fare altrettanto, Gesù ci ha invitato anche a confessare a vicenda le nostre mancanze e a pregare gli uni per gli altri per saperci perdonare di cuore… L’amore, la carità è il servizio, aiutare gli altri, servire gli altri. C’è tanta gente che passa la vita così, nel servizio degli altri…Quando tu ti dimentichi di te stesso e pensi agli altri, questo è amore! E con la lavanda dei piedi il Signore ci insegna ad essere…servi, come Lui è stato servo per noi, per ognuno di noi. Dunque, cari fratelli e sorelle, essere misericordiosi come il Padre significa seguire Gesù sulla via del servizio. Grazie.».
 
Successivamente, il Segretario di Stato card. Pietro Parolin (vicentino) ha presieduto la concelebrazione eucaristica nella chiesa di santa Maria del Rosario.
 
Riportiamo una parte della sua omelia: «Signor presidente nazionale dell’Associazione Italiana Maestri Cattolici, reverendo assistente ecclesiastico centrale, cari confratelli concelebranti, cari membri dell’AIMC, fratelli e sorelle nel Signore! Sono lieto di essere qui con Voi e Vi ringrazio per il gradito invito a celebrare l’Eucaristia in occasione del 70o anniversario della costituzione della Vostra Associazione, nel cuore dell’Anno Giubilare della Misericordia. L’AIMC, fondata nel 1945 da Maria Badaloni e da Carlo Carretto, ha concorso a scrivere alcune pagine di storia della Scuola Italiana (almeno di quella Elementare), dando un notevole contributo affinché l’educazione e l’istruzione fossero la leva per ricostruire il Paese all’indomani del conflitto bellico! In quegli anni l’Associazione ha lavorato assiduamente per cancellare l’analfabetismo e curare la formazione di tante giovani generazioni di insegnanti. Il suo compito è ben lungi dall’essere concluso! perché, oggi come ieri, si ravvisa la necessità di coltivare la formazione professionale e cristiana di coloro che svolgono l’avvincente compito di insegnare e di trasmettere alle future generazioni le basilari conoscenze e i valori fondamentali sui quali si costruisce la vita delle persone, delle famiglie e delle società. Diffusa in tutte le regioni italiane, l’AIMC continua, con modalità e forme rinnovate, la sua presenza nel contesto pluralistico della Scuola; seminando, nel rispetto di tutti, i valori tipici di un’Associazione laicale cristiana quali: la solidarietà, l’inclusione e la centralità della persona e della sua formazione integrale; sostenendo la validità dell’Insegnamento della Religione Cattolica (IRC), l’eticità e la competenza professionale, in vista del bene comune.
Proseguite perciò, cari fratelli e sorelle, proseguite lungo questa strada! Approfondite la conoscenza e la sollecitudine quotidiana nella trasmissione dei valori autenticamente cristiani, per essere nella società (e specificamente nella scuola), un fermento di novità! per essere sale e luce come richiede e ci chiede il Vangelo! …
 Vorrei suggerirvi di privilegiare, nel vostro generoso e qualificato servizio all’interno della scuola, due ambiti operativi, di chiaro timbro evangelico. Abbiate sempre, come insegnanti, un occhio di riguardo, un’attenzione speciale per i ragazzi in difficoltà, quelli che spesso provengono da famiglie disagiate, alunni che fanno fatica nello studio, che sono irrequieti, che sentono la mancanza di amore, di affetto, di attenzione e di stima; ragazzi più indigenti che vivono nelle periferie dei nostri paesi e delle nostre città: siate per loro la carezza di Dio, memori dell’insegnamento del Signore: «Chi accoglie uno solo di questi bambini nel mio nome, accoglie me» (Mc 9,37). A tal fine, invocate fiduciosi lo Spirito del Signore, che accompagni e fortifichi la vostra azione e la renda pienamente efficace. Privilegiate, inoltre, nel vostro impegno associativo la cura delle relazioni e la formazione permanente dei nuovi docenti! La Scuola ha bisogno di insegnanti motivati e generosi, professionalmente competenti e con la passione per l’educazione, capaci di testimoniare la carità intellettuale e, mediante il proprio vissuto credente, la bellezza del Vangelo! La Scuola (che rappresenta un’istituzione cardine in ogni nazione), è e rimarrà buona in rapporto alla qualità degli insegnanti, la cui nobile e delicata professione va maggiormente considerata nella società contemporanea, perché dalla qualità e intensità del loro lavoro dipende in modo significativo e ragguardevole il futuro di un Paese. Le maggiori risorse investite nell’educazione e nella valorizzazione degli insegnanti, sono destinate ad avere echi benefici ad ampio raggio, per l’insieme della società! e non in modo effimero, ma duraturo! Per tale ragione, un Paese che intenda davvero affrontare con successo i problemi e le sfide del nostro tempo, ha l’obbligo di compiere ogni sforzo per garantire all’educazione un’adeguata disponibilità di risorse.  A Maria, Madre della Misericordia, raccomando la Vostra Associazione