L’augurio del Vescovo: “La Quaresima sia un tempo favorevole per incontrare Gesù e ridare unità alla nostra vita”

 
Durante la celebrazione del Mercoledì delle Ceneri in Cattedrale il vescovo mons. Beniamino Pizziol ha esortato i fedeli vicentini a cogliere l’opportunità della Quaresima che la Chiesa ci offre come “tempo di conversione e di rinnovamento spirituale, tempo favorevole per accogliere la grazia e la misericordia del Signore”.
 
“Sappiamo bene – ha continuato il Vescovo – che la conversione non è un evento che avviene una volta per tutte, ma è un processo dinamico che deve essere continuamente rinnovato, nei diversi momenti della nostra esistenza, nelle diverse fasi della nostra vita, soprattutto quando il passare dei mesi e degli anni può generare in noi stanchezza, rassegnazione, perdita di vigore e di entusiasmo e può addirittura farci smarrire od oscurare il senso e il fine della nostra vocazione battesimale, della consacrazione al Signore o del ministero ordinato”.
 
“La Quaresima può essere per ciascuno il luogo spirituale in cui ritrovare la verità del proprio essere, della propria vocazione, per trovare la profonda unità tra fede e vita, senza sdoppiamenti mentali, senza false ipocrisie ” – ha rassicurato mons. Pizziol. E questo può accadere nella misura in cui ci rimettiamo fedelmente e pazientemente in ascolto della Scrittura.
 
La  diocesi di Vicenza,  accogliendo l’invito dei vescovi italiani, della Fondazione “Missio” e della Caritas Italiana, accompagna l’impegno spirituale alla concretà attenzione alle diverse e drammatiche forme di povertà che affliggono il mondo, aderendo alla campagna “Il diritto di rimanere nella propria terra”.
 
“Per favorire il diritto di ognuno a rimanere nella propria terra  – ha spiegato il Vescovo – occorre anche intervenire sulle cause della grande fuga perché anzitutto nei paesi di partenza sia garantito il più possibile l’accesso ai beni e ai servizi essenziali, quali la terra, l’acqua, il lavoro, la salute e l’educazione. Lo strumento concreto  è quello delle micro realizzazioni giubilari, con le quali aiutare le comunità locali più bisognose a migliorare le condizioni di vita sociali ed economiche”.
 
Tale vicinanza ai paesi più poveri soprattutto dell’Africa si è resa visibile già la sera del Mercoledì delle Ceneri alla Veglia di preghiera organizzata a Sant’Agostino dalla Pastorale Giovanile del Vicariato Urbano.
 
 Oltre quattrocento i giovani presenti per iniziare con il Vescovo il tempo quaresimale. Con mons. Pizziol, presente anche un vescovo del Benin in visita in questi giorni a Vicenza che ha incoraggiato i giovani a rimanere uniti e a restare saldi nella fede in Cristo. Toccante, durante la celebrazione, anche la testimonianza di una ragazza nigeriana vittima della tratta e salvata dalla strada dai volontari della Comunità Papa Giovanni XXIII.
 
Durante la veglia mons. Pizziol ha augurato ai giovani che la Quaresima possa essere il tempo di un personale e autentico incontro con Gesù nella loro vita.
 
don Alessio Graziani
 
Di seguito il messaggio del vescovo Beniamino alla Chiesa che è in Vicenza  In nome di Cristo lasciatevi riconciliare con Dio   Questa Quaresima, in questo Anno Giubilare, si propone in modo ancor più significativo quale Tempo favorevole per fare esperienza dell’amore profondo di Dio per ciascuno di noi. Papa Francesco nella Bolla d’indizione dell’Anno Santo ha scritto che desidera che il Giubileo sia occasione affinché «gli anni a venire siano intrisi di misericordia per andare incontro a ogni persona portando la bontà e la tenerezza di Dio». La misericordia, secondo quanto insegnato da Gesù, «diventa il criterio per capire chi sono i suoi veri figli. Insomma, siamo chiamati a vivere di misericordia, perché a noi per primi è stata usata misericordia. Il perdono delle offese diventa l’espressione più evidente dell’amore misericordioso. Nel Tempo che abbiamo davanti desidero anzitutto che ciascuno possa fare esperienza della misericordia che il Signore ha avuto per noi attraverso una attenta lettura della propria situazione di vita, verificata alla luce della Sacra Scrittura che la liturgia ci offrirà ogni giorno e in modo particolare con i brani del Vangelo dell’evangelista Luca che ascolteremo nelle domeniche celebrando assieme alle sorelle e ai fratelli delle nostra comunità cristiane. Come Gesù nel deserto possiamo fare esperienza di riconoscimento delle tentazioni che attanagliano la nostra quotidianità per vincerle con la luce e la forza della Parola e riscoprire l’esperienza del perdono. Penso in modo particolare a tutti coloro che da anni sono lontani dall’esperienza rigenerante e santificante della celebrazione del Sacramento della riconciliazione o che fanno fatica a vivere con la gioia di un ritorno al Padre questo momento sacramentale. A tutti costoro voglio dire di non temere perché noi crediamo in un Dio che in Gesù Cristo si è rivelato con il volto di un Padre che sta alla porta e scrutando l’orizzonte attende il figlio che torna. E quando vede arrivare il figlio, incerto e pensoso sul da farsi, gli va incontro e gli getta le braccia al collo, sciogliendo ogni paura e offrendo in modo inaspettato, immediato e gratuito gesti e parole di perdono. Invito tutti i presbiteri ad essere disponibili verso i fratelli che chiedono di celebrare il sacramento della confessione, accogliendo con simpatia e sentimenti di affetto ogni persona. Non manchino nelle nostre parrocchie o unità pastorali celebrazioni penitenziali comunitarie caratterizzate da uno stile liturgico fraterno e cordiale, capace di rivelare il volto di una comunità che accoglie e offre il perdono. Entriamo dunque in questa Quaresima per scoprire di essere custoditi da Dio, per accogliere la sua misericordia in modo da trasformare la nostra vita personale, familiare, ecclesiale. Il perdono di Dio che ci ridona la gioia di essere suoi figli ci renda testimoni d’amore e di pace per ogni persona che incontreremo nel nostro cammino. 

Beniamino Pizziol
Vescovo di Vicenza