GENNAIO 2015

Linee guida per una Pastorale Battesimale per le chiese del Nordest

NOTA INTRODUTTIVA AL DOCUMENTO CET SULLA PASTORALE BATTESIMALE 
 
• Il primo elemento, che emerge dalle Linee della CET sulla pastorale battesimale, è l’accettazione della sfida (cf. nn° 1-2), che il contesto socio-culturale ed ecclesiale mutato profondamente sollecita e spinge i Pastori a trovare vie nuove per seminare la grazia dell’evangelo: una sfida nel segno della speranza per il futuro e connotata dalla missionarietà.

• Si registra poi un secondo dato, un po’ preoccupante (cf. nn° 2-3): è in crescita il numero di genitori che non chiedono più il battesimo per i figli . Quindi è indispensabile – scrivono i Vescovi del Triveneto – “fare chiarezza” sulla necessità del Battesimo. Il sacramento del Battesimo è una prima risposta a Dio che è venuto a cercarci, a farci suoi figli, a camminare con noi, a darci la mano nel cammino della vita. “… il Battesimo è la porta dei sacramenti” (S. Tommaso d’Aquino), è “la porta della fede”.
 
• Un terzo elemento (cf. n° 4) che si coglie è un impegno propositivo, una sollecitazione: le comunità cristiane sono chiamate a mobilitarsi per accompagnare le famiglie – spesso ancora giovani – prima e dopo il Battesimo, facendo brillare la bellezza della “vita nuova” e della comunione tra credenti tramite le opere dell’amore.
 
• “La fede va proposta, non presupposta…” annotano i Vescovi della CET, per cui la pastorale battesimale diventa una preziosa opportunità di un rinnovato primo annuncio per le giovani famiglie, per i genitori del cammino battesimale. Tutte le 15 diocesi condividono questa prospettiva (cf. nn° 5-6) e si impegnano a promuovere itinerari e iniziative per preparare al Battesimo, nel tempo successivo e nella fase evolutiva della seconda infanzia, a fare della comunità eucaristica domenicale la vera catechista che accoglie con simpatia, circonda di premure e accompagna fraternamente i bambini battezzati e le loro famiglie.
 
• Il documento, destinato all’intera comunità ecclesiale (pastori e catechiste/i, animatori e operatori pastorali, famiglie e genitori…), suggerisce (cf. n° 5) di valorizzare opportunamente il Catechismo dei bambini della CEI e incoraggia la collaborazione con le scuole dell’infanzia parrocchiali e/o d’ispirazione cristiana (diffuse nel Triveneto). Inoltre, nell’ultima parte (cf. n° 7), affronta due questioni relative alla pastorale battesimale: l’ammissione al Battesimo (criteri, condizioni, motivazioni) e la figura dei padrini e delle madrine (scelta, preparazione, requisiti) offrendo una equilibrata e saggia soluzione.
 
• In conclusione, il testo – frutto della due giorni della CET nel gennaio 2014, steso da alcuni Vescovi con il consiglio di collaboratori ed esperti delle specifiche commissioni regionali – risulta semplice e chiaro, breve e sostanzioso, innovativo e rispettoso di tutti e delle diverse sensibilità, completo. Domanda tempi per l’attuazione e fra qualche anno un momento di verifica. È una strada per dare nuova vitalità e rinnovare il volto delle nostre comunità in sintonia con lo slancio missionario di papa Francesco.
 
La nostra diocesi Vicentina si ritrova pienamente in questo documento. Da almeno un triennio si sta operando in tale prospettiva missionaria per la pastorale battesimale, sostenuti dalla Nota del Vescovo Beniamino del 2013  e grazie al servizio generoso e competente delle Suore Orsoline della Comunità del “Torrione” in Breganze. Il testo costituisce una spinta ulteriore a proseguire il cammino.
 
          ANTONIO BOLLIN
 

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