Quelli dell’Ultimo: tra servizio e condivisione

Torna l'esperienza che ogni anno coinvolge circa 400 giovani

 

Decima edizione per “Quelli dell’Ultimo”, proposta che coinvolge giovani dai 16 ai 35 anni e famiglie con bambini, per trascorrere un capodanno alternativo, fatto sì di festa e divertimento, ma soprattutto di incontro e prossimità. L’appuntamento, proposto da un gruppo di giovani di Vicenza e Noventa Vicentina – distaccamento in essere fino lo scorso anno -, in collaborazione con Caritas Diocesana Vicentina e Pastorale Giovanile, richiama ogni anno sui quattrocento giovani, di cui metà sempre nuovi. Calcoli alla mano, circa duemila ragazzi sono passati per l’esperienza di “Quelli dell’Ultimo” dalla prima edizione ad oggi, tra i quali si contano quelli provenienti da Diocesi gemellate, come quella di Lecco, che ogni anno manda dei giovani in esperienza, con l’obiettivo di far partire questa iniziativa anche in quei luoghi.   Il ritrovo del 31 dicembre è fissato per le ore 14 nella parrocchia di San Giuseppe, in via Mercato Nuovo, 41 a Vicenza. Dopo un primo momento di accoglienza, ogni ragazzo è chiamato a scegliere una realtà della Diocesi dove trascorrere l’ultimo dell’anno: da case famiglia a case di riposo, da realtà che si occupano di senzatetto a quelle di profughi, da casi di disabilità a quelli di recupero di tossicodipendenti. «Sono circa quaranta le realtà a disposizione – spiega Alessandro Roncaglia, coordinatore dell’équipe – e ce ne sono sempre di nuove che si aggiungono ogni anno».  «Un capodanno veramente alternativo – commenta don Lorenzo Dall’Olmo della pastorale giovanile -, che allarga la cerchia di amici e fa vivere un’esperienza di servizio che aiuta a iniziare l’anno con una rinnovata energia, con nuovi spunti e riflessioni». «La proposta che facciamo è fuori da ogni canone – incalza Alessandro -, ma vedo ragazzi che si mettono in gioco e che ritornano, che stanno bene dopo l’incontro intenso con altre persone». Francesco Zentile, giovane di Torri di Quartesolo, è proprio uno di quelli che è tornato. “Sono tre anni che partecipo a Quelli dell’Ultimo. Il primo anno mi è stato proposto, quelli successivi sono stati una mia scelta. Sono passato da una casa di accoglienza per ragazze madri ed ex carcerate a una casa famiglia a un centro di accoglienza della Caritas vivendo il servizio e la festa». Di ritorno da ogni realtà la sera del 31 dicembre o le prime ore dell’1 gennaio, i ragazzi svolgono laboratori, partecipano a un momento di preghiera, cenano e festeggiano l’anno nuovo. Per prepararsi all’atmosfera della proposta, il 28 dicembre, alle 20.30 negli spazi di Ora Decima, viene proposto un workshop sul tema della disabilità, ancora in fase di costruzione.
È possibile iscriversi a “Quelli dell’Ultimo” fino al 23 dicembre. Margherita Grotto