Si conclude la visita pastorale al vicariato di Marostica. Il Vescovo incontra la comunità di Vallonara

 
Nel cortile della canonica sono parcheggiate un paio di auto, qualcuno sta entrando a piedi e, oltre al cancello, anche la porta è aperta.
Il parroco, don Fernando Amadio, è tutto preso: accoglie chi arriva, saluta chi è entrato, fa una telefonata, dà due indicazioni sugli orari delle celebrazioni. La parrocchia è vivace, è chiaro fin da subito.
 
Mentre si parla, con familiarità, con l’aria di chi si sente a casa, entra un bambino: cerca la sua mamma, impegnata nell’intervista. È una delle quattro parrocchiane che don Fernando ha invitato a raccontare la comunità cristiana di Vallonara.
Una parrocchia piccola, effervescente e familiare. Una comunità dove la fede radicata e un senso di appartenenza straordinario passano attraverso le relazioni, le attività, lo stare insieme ordinari. A Vallonara ci sono le proposte del catechismo e ci sono i gruppi dei giovanissimi, ci sono due proposte per adulti – una rivolta a catechiste e mamme, l’altra per i papà – e un appuntamento settimanale per approfondire il Vangelo della domenica.
In parrocchia sono attivi due cori, uno di adulti e uno di bambini, e, collegato con Marostica, c’è anche un gruppo Caritas.
 
Alle comunità cristiane marosticensi Vallonara si appoggia anche per le proposte estive: bambini e ragazzi, infatti, partecipano ai campeggi organizzati da Sant’Antonio e Santa Maria in Marostica. Don Fernando contribuisce a tenere i collegamenti con un costante incontro e dialogo con i parroci delle due comunità, ma ha gettato ponti anche con i colleghi impegnati nelle vicine San Luca e Crosara, sotto la diocesi di Padova, e con i religiosi Missionari della Divina Redenzione, che risiedono all’istituto “Sant’Antonio” di Crosara.
 
È proprio il parroco il vero perno della comunità, che riconosce in lui il primo animatore della gente, che non solo tiene legate tante persone alla Chiesa, ma anche è capace di accogliere e richiamare tante persone da fuori. Ogni sabato mattina alle 7.30 don Fernando presenta il Vangelo dell’indomani ai parrocchiani che hanno risposto al suo invito e con loro prepara l’omelia della domenica, ascoltando ciò che la Parola suscita nelle loro vite, raccogliendo dai presenti degli episodi che permettano di esemplificare l’omelia. Attorno a lui si riuniscono, ogni quindici giorni, in due momenti distinti, venticinque, trenta donne e uomini, desiderosi di compiere un cammino personale, desiderosi di riscoprire una fede consapevole e matura.
 
Come un padre, don Fernando si premura, anzitutto e più di tutto, perché i figli si vogliano bene. «Dopo tanti anni di esperienza in missione, il Signore mi ha posto in questa comunità, che è un regalo della Provvidenza – afferma don Fernando -. Tornando in Italia desideravo poter vivere anche qui il senso di famiglia, di comunità, il sentirsi a casa e di sperimentare un Vangelo vivo, com’era stato in Brasile. Vivendo questi anni da parroco a Vallonara, posso dire che la Chiesa esiste, che si può fare comunità, che questa sarà anche piccola, ma è davvero genuina», e contagiosa. «La spiritualità del volersi bene, dell’essere fratelli non si ferma in sacrestia – continua il parroco -, ma invade la piazza. Anche con la Pro – Vallonara, con il gruppo Alpini e con il Comune di Marostica godiamo di un rapporto di disponibilità e grande collaborazione. La Chiesa è per il mondo, non per se stessa».
 
Il servizio completo ne La Voce dei Berici di questa settimana