Un Uomo di Parola: il film di Wim Wenders su Papa Francesco

La programmazione nelle Sale della Comunità della diocesi dal 4 al 7 di ottobre

 
La genesi del film nelle parole del regista 
 
 Il 13 marzo 2013 è stata una giornata molto emozionante. È stato eletto un nuovo Papa: il cardinale di Buenos Aires, Jorge Mario Bergoglio, è diventato il 266° pontefice della Chiesa cattolica, il primo Papa proveniente dalle Americhe, il primo dell’emisfero australe, il primo gesuita vescovo di Roma e, soprattutto, il primo papa ad aver scelto il nome di Francesco. San Francesco d’Assisi (1181-1226), da sempre uno dei santi più venerati della Cristianità, oltre che un grande “riformatore”, dedicò la propria vita alla povertà, e con il suo profondo amore per la natura e per tutti gli esseri viventi sulla Terra è ancora un esempio per tutti noi. Molte persone sul nostro pianeta, e non solo io, riponevano grandi speranze nel Papa che aveva scelto un nome che di per sé era già una promessa.


Fin dall’inizio, Papa Francesco – Un uomo di parola avrebbe dovuto essere, più che un tradizionale film biografico, un viaggio personale con Papa Francesco. Volevo che al centro di questo documentario ci fossero le idee del Papa e il suo messaggio, il suo lavoro di riforma e le sue risposte alle domande globali di oggi. Ho ideato il film, sia dal punto di vista visivo che narrativo, nella speranza di coinvolgere il pubblico in una sorta di faccia a faccia con il Papa, stabilendo un dialogo tra lui e, letteralmente, il mondo. Il Vaticano mi ha garantito che avrei avuto carta bianca e l’accesso privilegiato agli archivi, oltre al final cut del film. Ci hanno lasciato girare senza interferire. Abbiamo avuto quattro lunghi incontri/intervista con Papa Francesco, per quattro pomeriggi nel corso di due anni. Ne abbiamo girati tre al chiuso in vari luoghi del Vaticano e uno in un giardino, ma ancora all’interno delle mura vaticane.
Abbiamo girato con diverse macchine da presa, la principale equipaggiata con un “Interrotron” nella parte anteriore, una sorta di “teleprompter invertito”, che ha permesso a Papa Francesco di vedermi su uno schermo e guardarmi negli occhi mentre parlavamo, ma allo stesso tempo di guardare dritto nell’obiettivo e quindi negli occhi di tutti coloro che guarderanno il film: in questi quattro lunghi colloqui, Papa Francesco è stato assolutamente spontaneo, diretto e disponibile in tutte le sue risposte. In un’epoca di profonda sfiducia nei confronti dei politici e degli uomini di potere, in cui bugie, corruzione e fake news sono all’ordine del giorno, il film ci mostra un uomo che mette in pratica ciò che predica, conquistandosi così la fiducia di persone di tutto il mondo, di tutti i credi religiosi, culturali e sociali. Ecco perché penso che questo non sia solo un film per i cattolici o i cristiani. Papa Francesco – Un uomo di parola contribuisce a liberarsi di certi pregiudizi e ad andare oltre le incomprensioni. Il Papa ha, letteralmente, spalancato le sue braccia verso tutti. Wim Wenders PROGRAMMAZIONE NELLE SALE DELLA COMUNITA’ della DIOCESI (vedi link per gli orari)Cinema PRIMAVERA di Vicenza  4,5,6,7 ottobreSala MARTONOVICH di Bassano del Grappa 4,5,6,7 ottobreCinema PALLADIO di Fontaniva  5,6,7 ottobreCinema AURORA di Sossano 6,7 ottobre