Memoria di padre Giaochino Maria Rossetto

giovedì 11 Giugno

Basilica di Monte Berico –

 
 Giovedì 11 giugno, nella basilica di Monte Berico, si ricorda padre Gioachino M. Rossetto, nell’anniversario della sua morte, avvenuta ottant’anni fa, appunto l’11 giugno 1935, nel convento di Tirano (SO). Padre Rossetto allora contava 55 anni di età, essendo nato a Falgare di Poleo, (Schio – Vicenza), l’8 giugno 1880. A 17 anni, con il noviziato a Saluzzo (CU), aveva iniziato la sua vita di frate nell’Ordine dei Servi di Maria. Il 26 luglio 1903 venne ordinato sacerdote a Vicenza, nell’oratorio della cattedrale, dal vescovo monsignor Antonio Feruglio.

Svolse la maggior parte del suo ministero a Monte Berico e a Follina, diocesi di Vittorio Veneto, durante la prima guerra mondiale: in quella parrocchia, assieme a padre Anacleto Milani si prodigò instancabilmente a favore della popolazione depredata e affamata (1).  Fu animatore missionario e missionario lui stesso in Swaziland (Africa del Sud), disponibile anche a partire verso il Brasile dove il suo Ordine stava avviando una presenza in Amazzonia, e perfino verso la Cina quando i Servi di Maria avevano inserito nelle loro prospettive missionarie anche una fondazione nell’immenso paese asiatico.
Padre Rossetto è ricordato non di meno come fondatore dell’Istituto Secolare femminile San Raffaele e della Unione Sacerdotale San Raffaele. Volle le due istituzioni come un’unica Famiglia, la Famiglia delle figlie e dei figli di Dio, alla quale egli trasmise la sua intuizione ed affidò quello che possiamo veramente chiamare il suo “carisma”: riconoscere, adorare e consacrarsi a Dio come Padre e Madre, e testimoniarlo nel mondo, vivendo da fratelli e sorelle, nel quotidiano del proprio servizio.
Dal 1987 la sua salma è custodita nella cripta del chiostro nel convento di Monte Berico. Dal 1995 presso la competente congregazione romana è in corso il processo di beatificazione.

La memoria a Monte Berico presenta il seguente programma. In basilica, alle ore 18,00 concelebrazione eucaristica presieduta da monsignor Eugenio Ravignani, vescovo emerito di Vittorio Veneto (1983-1997) e di Trieste (1997-2009).

Dopo la messa, in sala Sette Santi, presso il convento, ci sarà una conferenza, aperta a tutti, di fra Ferdinando M. Perri, priore a Monte Senario (FI), sul tema: “La  vita  nella  messa – la  messa  nella  vita”. Verranno presentate intuizioni come queste ed esperienze vitali di padre Rossetto, che egli comunicava in modo vivo e appassionato. Scriveva infatti: “Nell’ultima Cena, che carità! che sperpero d’amore”! E definiva l’eucaristia come “il dono del Creato al Creatore, il dono di Dio Trinità che viene ad abitare in noi”. Per questo indicava alla Famiglia spirituale da lui fondata un cammino centrato sull’Eucaristia: “La vita sarà tutta somigliante all’atto più degno che possa compiersi sotto gli occhi di Dio Padre, con Gesù, in Gesù e per Gesù, nell’unione dello Spirito santo, per dare a Lui ogni onore e gloria”. Un cammino vivo ed attuale ancor oggi, per ogni cristiano che vuol fare della propria vita un’eucaristia e dell’eucaristia una vita di fraternità, di pace e di giustizia per tutti. E padre Rossetto ce lo dirà ancora giovedì 11 prossimo, a Monte Berico.
Dopo la conferenza seguirà un momento conviviale.
 
La maestra Antonietta Calcinoni di Follina, nel suo diario ci lascia una bella pagina sulla personalità di questo religioso: “Il padre Gioachino Rossetto, cappellano del paese, cosa fa mentre il parroco profonde l’opera sua pubblicamente e politicamente? Egli prega, prega, prega; assiste moribondi e seppellisce i morti; corre giorno e notte da un capo all’altro del paese e va anche a Premaor. Visita parecchie volte al giorno i malati dell’ospedale, l’asilo dei bambini, dove sono anche raccolti i fanciulli delle scuole (…). Non si sa come faccia a fare tante cose in un giorno, a correre in tanti luoghi; eppure riesce anche a trovare mezz’ora ogni giorno per insegnare il canto liturgico anche ai fanciulli”.
 
 
11/06/2015 18:00
11/06/2015 18:00
Vescovo