Oltre 250 preti diocesani hanno partecipato giovedì mattina 23 ottobre all’Assemblea plenaria annuale del clero vicentino convocata al Centro pastorale “Onisto”.
Un numero estremamente significativo segno dell’importanza dell’argomento all’ordine del giorno che – come ha sottolineato don Arrigo Grendele, direttore dell’Ufficio missionario diocesano – da tempo non veniva messo a tema per essere oggetto di una riflessione ampia e condivisa.
“Chiudiano le missioni o apriamo la missione?”, questo il titolo provocatoriamente dato alla mattinata in seguito al ritorno forzato dal Camerun dei 4 preti fidei donum della diocesi nei mesi scorsi (due dei quali rimasti per un lungo periodo in ostaggio di un gruppo armato locale).
L’Assemblea è iniziata con una relazione di don Grendele sulla presenza dei fidei donum vicentini in America Latina, Africa e Thailandia dagli anni ’60 (dopo che l’enciclica Fidei donum di Pio XII nel 1957 aveva incoraggiato le Chiese ricche di clero a “donarne” a quelle più povere in terra di missione) fino ai giorni nostri.
In cinquant’anni i preti diocesani vicentini che hanno speso una parte della loro vita in Brasile, Colombia, Ecuador, Camerun, India e Thailandia sono stati complessivamente 65. La presenza maggiore si è avuta negli anni ’90 con ben 32 preti contemporaneamente fuori diocesi a vivere il proprio ministero in terra di missione.
Fino a pochi mesi fa i fidei donum vicentini erano 10: 5 in Brasile, 4 in Camerun e 1 in Thailandia. Con il ritorno dei quattro missionari dall’Africa, i fidei donum sono ad oggi dunque solo sei.
Ed ora? “Davanti al rischio di prendere delle decisioni solo a partire dal calo di preti o dal raffreddamento dell’entusiasmo iniziale per questa dimensione della vita presbiterale – ha dichiarato don Grendele – dobbiamo avere la forza di passare dalle grandi memorie di un passato ricco di esperienze a coraggiose prospettive che ci permettano di non chiudere queste importanti finestre sul mondo che ci rendono capaci non solo di dare qualcosa ad altri, ma anche e soprattutto di ricevere”.
Prospettiva questa che è emersa chiaramente anche dalla video testimonianza di don Luigi Fontana, missionario fidei donum in Brasile.
“Siamo fidei donum – ha testimoniato don Gigi – per uscire, per incontrarci, per donarci. Nella convinzione, come diceva Helder Camara, che se il sogno di uno facilmente resterà solo un sogno, il sogno di molti rischia di diventere realtà”.
L’Assemblea è continuata poi con i lavori di gruppo guidati dai preti che in passato sono stati missionari fidei donum.
Il clima di questo scambio di impressioni è stato molto fraterno, schietto e apprezzato da tutti i presenti. E’ emerso come la presenza in terra di missione sia certamente una ricchezza per la nostra diocesi, anche se non sempre adeguatamente compresa e valorizzata.
Dalla missione ci arriva un modo diverso di essere Chiesa, hanno detto molti dei presenti, una modalità molto vicina a quella oggi delineata da Papa Francesco che non a caso viene dall’America Latina. I preti presenti all’Assemblea hanno infine avanzato una serie di proposte concrete sia riguardo alla presenza futura dei preti vicentini in Chiese sorelle di altri continenti, sia riguardo a scelte concrete per la vita e l’organizzazione delle comunità sul nostro territorio.
Quanto emerso nei vari gruppi di lavoro sarà riassunto dalla Segreteria del Consiglio Presbiterale in alcune proposizioni rispetto alle quali i preti vicentini saranno chiamati ad esprimersi nei prossimi mesi in sede di congrega vicariale.
don Alessio Graziani
Guarda la video testimonianza di Don Luigi Fontana





