Visita pastorale: il Vescovo incontrerà le comunità di Isola Vicentina e Torreselle. “Insieme senza campanilismi”

 
Nel corrente fine settimana il Vescovo Beniamino Pizziol continua la visita pastorale nell’unità Isola Vicentina-Torreselle.
Nata nel 2000, l’Unità pastorale Isola Vicentina-Torreselle funziona bene, grazie a responsabili e collaboratori di spirito aperto, ad un Consiglio pastorale unitario affiatato e, non ultimo, ai tanti volontari che non si tirano indietro quando c’è da lavorare per la comunità. «Non ci sono problemi di campanili – ci dice il parroco don Flavio Lista – perché la maggior parte degli abitanti di Torreselle, 430 anime in un paese quasi privo di servizi e con diverse famiglie giovani nei rioni sorti alla periferia della parrocchia, gravita ormai su Isola.
In questi anni don Amadio Bertuzzi, il novantenne coadiutore arrivato a Torreselle nel 2000, con la sua presenza stabile ha garantito non solo il servizio liturgico, ma è stato un punto di riferimento soprattutto per il gruppo, da vecchia data, legato alla parrocchia.
Grazie alla generosità sua e dei fedeli, oltre al contributo dell’instancabile Gruppo Alpini, ha portato avanti importanti interventi alla chiesa, restaurati e realizzati quattro nuovi capitelli dedicati alla Madonna. Oggi, don Amadio è ospite della Rsa Novello per il recupero da un incidente, ma continua a celebrare la messa domenicale».
«A Torreselle – ci dice Paola Cervo, componente del Consiglio pastorale – praticamente non ci sono giovani; quei 4-5 che abitano qui gravitano su Isola dove sono concentrate le scuole e tutte le attività, compreso il catechismo. I momenti di aggregazione, come la festa della comunità, non sono molti. Una grande opportunità verrà dalla ristrutturazione delle vecchie elementari che il Gruppo Alpini di Torreselle sta portando a termine: il nuovo centro sociale, che già ospita la sede degli alpini e l’ambulatorio, potrà diventare un punto di riferimento non solo per i gruppi ma per tutta la gente del paese».
«Per quanto riguarda la parrocchia di Isola – ci dice don Flavio – il calo della pratica religiosa esiste. La parte tradizionale della popolazione partecipa all’eucarestia abbastanza assiduamente, quella più problematica è la fascia giovani-adulti, famiglie giovani, travolte da mille impegni, difficili da concordare.
Per fortuna c’è il catechismo, un punto di forza della vita parrocchiale, seguito da 320 ragazzi, dalla 2a elementare alla 3a media, accompagnati, in un percorso di evangelizzazione e preparazione ai sacramenti,
da una cinquantina di catechiste. Gli incontri per il catechismo – continua il parroco – ci permettono di coinvolgere i genitori in un minimo di formazione, di crescita spirituale, di collegamento alla comunità, anche perché non ci siano settori che vanno per conto loro, accavallandosi o disturbandosi invece di collaborare.
«Segno di speranza nel futuro – conclude don Flavio – è la folta schiera di volontari che ruota intorno alla parrocchia, sia nel servizio liturgico, come i cori, giovanile e femminile, i ministri dell’eucarestia e i chierichetti. Importantissimi sono anche nelle attività caritative o ricreative, come il cinema o il Circolo Noi, fino alla casa estiva di Posina, altra grande ricchezza che, oltre ai campi estivi, accoglie nei fine settimana anziani e famiglie».
 
Alberto Schiavo

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