Il piano perfetto è quello che Isabelle Levebre, affascinante parigina, mette in atto con la complicità della sorella per rompere una sorta di maledizione che sembra colpire tutte le donne della sua famiglia. Fin dall’800 infatti i matrimoni in questa casa paiono destinati a non durare, o meglio le prime nozze delle figlie femmine falliscono sempre miseramente, mentre le seconde unioni si rivelano poi felici e durature. Per questo Isabelle, convinta di aver trovato l’uomo perfetto e desiderosa di sposarlo, decide per scaramanzia di combinare prima un altro matrimonio con conseguente divorzio in modo tale da mettere al riparo la sua relazione attuale dall’inevitabile naufragio. Il piano congegnato si rivela, tuttavia, più complesso del previsto e la porta – in una serie di gag esilaranti – in un improbabile viaggio intorno al mondo: dalla Danimarca al Kenya con approdo finale sulla Piazza Rossa. Il viaggio diventa anche interiore, le certezze di Isabelle iniziano a vacillare, l’amore si rivela difficilmente pianificabile. Il film – del regista francese Pascal Chaumeil – è una commedia piacevole, senza troppe pretese e dal finale un po’ scontato. Una riflessione leggera, ma non superficiale, sull’imprevedibilità di un sentimento con cui non ci si può permettere di giocare, salvo essere disposti a pagarne poi le conseguenze. Alessio Graziani
COMMEDIA
Un piano perfetto
Una riflessione leggera sull'imprevedibilità del sentimento dell'amore




