Diario del viaggio in Congo/1

E’ partita da Venezia alle prime ore del 14 agosto la delegazione vicentina che parteciperà alla beatificazione in Congo di quattro martiri, tre dei quali religiosi saveriani e di questi due di origine vicentina.

Il vescovo Giuliano accompagna il gruppo vicentino composto da cinque nipoti di fr. Vittorio Faccin, amici, simpatizzanti e don Simone Stocco, parroco dell’unità pastorale Caldogno-Villaverla. Fratel Faccin infatti nacque a Villaverla e vi rimase fino a quando il suo parroco lo presentò ai saveriani della comunità di Desio per iniziare la formazione. Padre Giovanni Didoné invece nacque a Cusinati, frazione di Rosà, e vi rimase fino a quando a 11 anni si trasferì a Ca’ Onorai, frazione di Cittadella (Pd).

Dopo una giornata di volo sono atterrati a Bujumbura Mairie in Burundi dove hanno dormito, ospiti dei missionari saveriani. Già a cena si sono ritrovati con gli altri pellegrini italiani legati a padre Didonè e Carrara, provenienti dalle diocesi di Padova, Bergamo e Modena-Nonantola, dove la famiglia Faccin migrò da Villaverla (Vi).
Ieri mattina, 15 agosto, dopo colazione, il gruppo di pellegrini è stato accolto dai giovani in formazione nella casa di noviziato dei Saveriani a Bujumbura per fare reciproca conoscenza e confrontarsi sul valore dell’evento che le diverse comunità cristiane lì rappresentate stanno vivendo.
Nella parrocchia di san Guido Maria Conforti a Kamenge, proprio nel luogo dove nel settembre 2014 sono state uccise 3 suore Saveriane, il gruppo ha quindi partecipato alla Messa. Una di loro, Olga Raschietti, era di origine vicentina. La loro casa, in seguito ai fatti accaduti, è stata trasformata in una cappella diventando così luogo di preghiera.
In Burundi è festa nazionale il giorno dell’Assunta. La Messa, molto festosa e partecipata, è stata presieduta dal parroco e concelebrata con i sacerdoti del gruppo di pellegrini, oltre che i due vescovi italiani presenti: il vescovo di Vicenza Giuliano Brugnotto e il vescovo saveriano Natale Paganelli.
La messa è stata una vera festa, animata con canti e balli di un gruppo di bambini.
Dopo pranzo il gruppo italiano è partito per il Congo. Proprio come all’arrivo in Burundi, la sera del 14 agosto, il passaggio della frontiera ha richiesto parecchio tempo anche per l’ingresso in Congo.
Ora il gruppo è a Kilomono, non lontano dal confine con il Burundi, nella casa dove i Saveriani fino a qualche tempo fa ospitavano i novizi. La zona è quella allagata dal lago Tanganica. L’ acqua è scesa ma è ancora molto visibile. Praticamente i fabbricati della missione sono circondati da acqua e in alcuni punti di cammina su passerella di legno.
Le persone incontrate nei diversi luoghi hanno accolto con grande ospitalità gli italiani… anche con cibo buono ed abbondante.
In serata l’aria si fa più fresca e le notti dei pellegrini sono accompagnati dal rumore dell’ acqua del lago Tanganica.