La delegazione vicentina è ormai in viaggio verso l’Italia. L’arrivo è previsto per domani mattina, 22 agosto, a Venezia.
Don Andrea Bruttomesso ha scritto qualche riflessione sulle ultime due giornate africane: “La giornata di lunedì 19 agosto è stata coronata dalla messa di ringraziamento presso il santuario di Kavimvira. Il vescovo di Uvira Sébastien-Joseph Muyengo, provato dalla stanchezza, ha presieduto l’Eucarestia in una chiesa colma di fedeli in festa. Significativo è stato il battesimo di tre bambini, tre piccoli della famiglia del martire Joubert, in questo luogo dove sono riposte le reliquie dei nostri martiri congolesi: il dono della loro vita sta davvero portando frutti di vita nuova! Padre Fernando Garcia, generale dei Saveriani, ha salutato tutti i presenti, motivandoli a prendere il testimone di questi fratelli martiri e portarlo avanti “alla loro altezza”: all’altezza della fiducia e dell’amore che Gesù pone in ciascuno di noi! Incisivo il richiamo finale del Vescovo Muyengo ai cristiani della città a ricordare la data del 18 agosto 2024 come un “Anno Domini congolese”, una giornata in cui davvero possa iniziare un’era nuova per i cristiani del Congo: un tempo di costruzione di pa

ce, di unità tra le tribù, un tempo di responsabilità in cui tutti diventino missionari del Vangelo di Gesù, non dei propri interessi.
Inoltre all’alba una piccola delegazione del nostro gruppo, 8 pellegrini, è salpata con un battello ben stipato alla volta di Baraka, la via più “veloce” (5 ore) per il paese dove sono sepolti fratel Faccin e padre Carrara. Un messaggio ci comunica che sono stati accolti con canti vivacissimi! Vivranno due giorni in quella comunità, intrisa di ricordi dei nuovi beati”.
Tra coloro che sono andati a Baraka anche Silvana Zanivan, una dei cinque nipoti di fr. Faccin, che si sono recati in Congo per la beatificazione. Scrive la signora Zanivan: “Eravamo una piccola delegazione di 8 persone: il vescovo saveriano Natale Paganelli, 2 nipoti di Carrara, 3 nipoti di Faccin e due padri Saveriani. Abbiamo viaggiato in ” battello” sul lago Tanganica. Al nostro arrivo al porto la comunità cristiana ci ha accolto con canti e balli e in corteo ci ha accompagnato fino alla chiesa, all’ interno della quale si trova la tomba. Dopo il pranzo abbiamo celebrato una messa con la chiesa zeppa di gente. L’ animazione straordinaria, come nel loro stile. C’erano numerosi bambini desiderosi di salutare e farsi fotografare. Alla cena la festa è continuata con qualche gruppo ( coro di bambini, signore della parrocchia, danzatori) passato a darci il benvenuto. È stata la festa con cui la comunità di Baraka ha voluto ringraziarci per la nostra presenza”.


Conclude don Andrea Bruttomesso: “Il pomeriggio di lunedì 19 agosto alcuni pellegrini si sono tuffati nella vita frenetica di Uvira: dopo un giro nel porto a contemplare l’immensità del lago Tanganika, il lago più lungo del mondo… così grande da non riuscire a scorgere l’altra sponda. Oggi martedì 20 agosto andremo a visitare le suore di santa Gemma, poi nel pomeriggio attenderemo l’arrivo degli amici in traghetto e vivremo un momento di confronto e verifica tra noi”.
Certamente al loro rientro in Italia ci vorranno alcuni giorni per elaborare, riflettere, condividere…esperienze, profumi, sapori, suoni africani. Tutto nel nome di questi nuovi beati che hanno tracciano un ponte indelebile tra l’Africa e l’Europa, tra il Congo e l’Italia, tra Uvira e Vicenza. La Chiesa vicentina renderà ancora omaggio ai nuovi beati accogliendo le reliquie solennemente a Villaverla in occasione della celebrazione missionaria di ottobre.





