San Giovanni Antonio Farina: modello di amore per un mondo migliore. Pensieri ed emozioni dei giovani vicentini a Roma

 
Sono partiti venerdì notte. Dopo un momento di preghiera nella Cattedrale di Vicenza davanti all’urna di mons. Farina, i 70 giovani “amici di 1santo” (accompagnati da suor Roberta, suor Anna e dalle altre consorelle della equipe di pastorale giovanile) hanno intrapreso il viaggio verso Roma, arrivando nella capitale di primo mattino.

La giornata di sabato l’hanno dedicata al servizio dei poveri, dandosi da fare in due mense della Caritas e nella popolosa parrocchia del Quarticciolo, una delle periferie “calde” di Roma.
Quale modo migliore per prepararsi alla canonizzazione dell’ Uomo della Carità?

“Abbiamo camminato sulle sue orme, sperimentando cosa vuol dire aiutare il prossimo e ora siamo qui ad assistere alla santificazione che è frutto di una vita intera di carità”, scrivono in un sms Matteo, Irene e Giorgia. “L’accoglienza dei romani – continuano – ci ha stupito, bellissima e generosa”.

Alla sera si sono ritrovati insieme a tanti coetanei di nazioni diverse, giunti ugualmente a Roma a seguito delle Suore dorotee per celebrare la santità del Farina.
Una serata di festa, ma anche di condivisione e di preghiera.

Domenica mattina molto presto, con lo stesso entusiasmo hanno raggiunto Piazza San Pietro: “Essere qui in attesa di papa Francesco è un’emozione incredibile. Il Cielo è davvero ad un passo da qui!!!”, confida un giovane del gruppo. E un altro continua: “Essere qui in tatti da’ speranza, possiamo credere di poter costruire un futuro migliore”.

“Ora mentre sta per iniziare la Messa è uscito il sole, anche dentro di noi”, scrivono Elisabetta, Laura ed Elena. La mattina era iniziata infatti con una leggera pioggia che poi ha però lasciato spazio all’azzurro del cielo.

Durante la celebrazione Papa Francesco ha invitato a guardare a mons. Farina come ad un modello di vita: “Oggi la Chiesa ci pone dinanzi come modelli i nuovi Santi che, proprio mediante le opere di una generosa dedizione a Dio e ai fratelli, hanno servito, ognuno nel proprio ambito, il regno di Dio e ne sono diventati eredi. Ciascuno di essi ha risposto con straordinaria creatività al comandamento dell’amore di Dio e del prossimo. Si sono dedicati senza risparmio al servizio degli ultimi, assistendo indigenti, ammalati, anziani, pellegrini. La loro predilezione per i piccoli e i poveri era il riflesso e la misura dell’amore incondizionato a Dio. Infatti, hanno cercato e scoperto la carità nella relazione forte e personale con Dio, dalla quale si sprigiona il vero amore per il prossimo”.
 

Alessio Graziani