i poveri, gli esclusi. Dobbiamo andare tra i poveri, da poveri. Non preoccupati innanzitutto di portare cose, aiuti materiali; disposti piuttosto a ricevere, perché i poveri ci evangelizzano, ci fanno riscoprire la gioia del Vangelo. E questo modo di essere e di fare ci porta a riscoprire il valore dell’insicurezza, cioè del non avere altra sicurezza che Dio”.
“Verso ogni periferia: per una conversione missionaria della Chiesa”. L’intervento del professor Grasselli alla Scuola del Lunedì
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Per una conversione missionaria della Chiesa
“Papa Francesco – ha concluso Grasselli – parla di trasformazione missionaria della Chiesa perché vuole che sia un cambiamento di mentalità, ma anche di strutture e di prassi pastorale. Un cambiamento interiore ed esteriore della Chiesa, nei segni della testimonianza, del dialogo e dell’inculturazione del messaggio evangelico per il mondo di oggi”.
Secondo Grasselli tale trasformazione deve concretizzarsi in alcuni atteggiamenti concreti da maturare e da vivere all’interno delle nostre Chiese locali, quali:
– Scoprire le povertà presenti nei territori dove la Chiesa vive nelle sue diverse articolazioni e farsi presenti in quei luoghi con lo stile prima delineato
– Aprirsi alla collaborazione con tutti gli uomini e le donne di buona volontà, anche per iniziative che non sono espressamente “cattoliche”: ovunque c’è qualcosa di buono o di bello opera lo Spirito
– Promuovere – anche attraverso la predicazione – i nuovi stili di vita solidali e sostenibili (come ad esempio il consumo critico, il mercato equosolidale, la banca etica)
– Vivere maggiore dialogo e collaborazione tra le diverse componenti ecclesiali, superando divisioni e campanilismi e valorizzando doni, vocazioni e carismi diversi presenti nell’unica Chiesa.
Don Alessio Graziani
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