“Morire di speranza”: una veglia per ricordare i migranti morti nei viaggi della speranza

Celebrazione Ecumenica a Santa Bertilla con il Vicario Generale lunedì 15 giugno

 

Lunedì 15 Giugno alle ore 20,45 presso la Parrocchia di S. Maria Bertilla via Ozanam 1, Vicenza
Veglia ecumenica di preghiera per i rifugiati e richiedenti asilo: “Morire di speranza”
con la presenza del Vicario Generale della Diocesi di Vicenza, Mons. Ludovico Furian.
 
E ai nostri nipoti non potremo neanche dire che non lo sapevamo. Dal 1988 sono morte lungo le frontiere dell’Europa almeno 22.000 persone. Di cui 2.352 soltanto nel corso del 2011, almeno 590 nel 2012 e 801 nel 2013. Nel 2014 si registrano più di  3.400 morti in mare. Più dei quattro anni precedenti messi insieme. Il 2014 è stato l’anno più drammatico per i migranti in cerca di salvezza in Europa. E il 2015 purtroppo si mostra altrettanto agghiacciante: da gennaio ad oggi risultano morte in mare 1.800 persone, di cui 950 solo nel terribile naufragio del 19 aprile 2015.

Il dato è aggiornato al 4 maggio 2015 e si basa sulle notizie censite negli archivi della stampa internazionale degli ultimi 26 anni.  (fonte: Fortress Europe e Carta di Roma). Ma il dato reale potrebbe essere molto più grande. Nessuno sa quanti siano i naufragi di cui non abbiamo mai avuto notizia.
Lo sanno soltanto le famiglie dei dispersi, che dal Marocco allo Sri Lanka, si chiedono da anni che fine abbiano fatto i loro figli partiti per l’Europa e mai più tornati. Ai naufragi nel Mediterraneo si vanno ad aggiungere i viaggi che finiscono tragicamente nel Sahara, i rimpatri forzati a cui corrisponde spesso la morte in carceri disumane, e non ultimi, episodi di violenza contro i migranti che si verificano nei paesi di transito e alle frontiere.
In occasione della celebrazione della giornata mondiale dei rifugiati 2015, il Centro Astalli Vicenza, la Chiesa Evangelica Metodista, l’Associazione Presenza Donna e la Comunità della Parrocchia di S. Maria Bertilla, propongono anche quest’anno alla cittadinanza  una veglia di preghiera  in memoria di tutte le persone che sono morte ai confini dell’Europa.
 
Con questo incontro ecumenico ci si sofferma a pregare e riflettere sul costo umano della politica di chiusura delle frontiere, ribadendo che tutte le persone hanno diritto in ogni circostanza alla loro dignità, che possiedano o meno un documento di viaggio.