Pellegrinaggio a Sant’Antonio di Padova in occasione della Tredicina 2023

lunedì 12 Giugno

LUNEDI 12 GIUGNO ALLE ORE 18

BASILICA S. ANTONIO a Padova

La Diocesi di Vicenza parteciperà al Pellegrinaggio in occasione della Tredicina di Sant’Antonio di Padova 2023

 

In materiali allegati le indicazioni del Rettore della Basilica di Sant’Antonio di Padova.

 

ANNUALE APPUNTAMENTO VICENTINO

CON SANT’ANTONIO A PADOVA

 

Anche quest’anno, il 12 giugno alle ore 18,00,  una rappresentanza della Chiesa vicentina, speriamo numerosa, guidata dal Vescovo Giuliano, si dà appuntamento con Sant’Antonio, nella basilica a lui dedicata nella città di Padova.

Parlare di appuntamento significa evidenziare un incontro, in questo caso con Sant’Antonio, un santo la cui popolarità non è mai venuta meno nelle nostre terre, come in tutto il mondo. Sant’Antonio è uno dei pochi santi venerati al di fuori del cristianesimo, nei vari santuari a lui dedicati. “Il pane dei poveri”,  la fama della sua santità e del suo “potere” di intercessione attirano l’attenzione dei credenti di altre tradizioni religiose.

Nell’iconografia più diffusa, sant’Antonio è generalmente raffigurato mentre sorregge con una mano la Bibbia e il Bambino Gesù, e, con l’altra, un giglio, simbolo della sua purezza d’animo e della sua vita casta e verginale. Della Bibbia Sant’Antonio fu grande conoscitore e predicatore; uno dei suoi titoli è quello di dottore evangelico. Sono rimaste famose le sue predicazioni. San Francesco, ammirando la sua sapienza evangelica, lo incaricò di insegnare teologia e Scrittura ai suoi frati.

Ci fa sempre e solo bene rinnovare le alleanze con i santi, quelli di casa nostra, cioè quelli della tradizione vicentina o di cui portiamo il nome, ma anche quelli delle Diocesi accanto, in particolare con Sant’Antonio. Rinnovare l’alleanza vuol dire ritemprare la nostra fiducia nella loro intercessione, ma anche ridestare il desiderio di imitarne le virtù, i buoni esempi: in questo caso l’amore di Sant’Antonio per la persona di Gesù e per la sua Parola. Oggi c’è molto bisogno di luce interiore per percorrere la retta via, la via buona del Vangelo. Abbiamo bisogno di pane e di affetto, ma anche di senso e di verità. E quel giglio che sant’Antonio tiene appoggiato sul petto, è un richiamo ai valori della purezza, della castità, della semplicità, di cui oggi c’è bisogno di ricuperarne la stima e la pratica.

Il ritrovo diocesano attorno alle spoglie mortali di Sant’Antonio, ci sia di sprone ad amare in modo sempre più confidente Gesù, a conoscere e vivere il suo Vangelo, a stimare e vivere la castità, e sentirsi parte di una comunità più grande delle nostre chiese domestiche, di una chiesa che, come diceva un padre della Chiesa, paragonandola all’arca di Noè, “sa un po’ di puzza per i nostri peccati, ma fuori, con il diluvio, c’era e c’è anche di peggio”. Per questo Sant’Antonio, tra l’altro gran confessore, invitava i fedeli ad accostarsi al sacramento della riconciliazione che considerava come “il bacio della misericordia di Dio”.

Alle 17,30 in basilica ci sarà la preghiera della Tredicina e alle 18 la S. Messa nei Primi Vespri della Solennità di S. Antonio, presieduta dal Vescovo Giuliano, che si concluderà col “gesto del pellegrino” alla tomba del Santo.

Sarebbe bello che ogni Vicariato prevedesse una sua rappresentanza, formata da presbiteri, religiosi e laici, coinvolgendo in particolare chi si ispira alla spiritualità francescana e chi porta “il bel nome del Santo, al maschile o al femminile”… come direbbe il compianto mons. Nonis, iniziatore del Pellegrinaggio.

 

don Giandomenico Tamiozzo, Ufficio per la pastorale della Spiritualità

 

12/06/2023 00:00
12/06/2023 00:00
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