Il Consiglio presbiterale, riunito il 4 dicembre a Villa San Carlo, ha dedicato ampia parte dei lavori ai temi amministrativi legati alla vita della diocesi e delle parrocchie, con l’obiettivo di coniugare buona gestione, trasparenza e sostegno alla pastorale sul territorio.
L’economa diocesana Marika Mattiello ha presentato il bilancio 2024 dell’ente diocesi, illustrandone il risultato generale e i diversi rami collegati (Museo diocesano e Istituto di musica sacra). Il risultato consolidato evidenzia un ente con conti economici in ordine, con chiusura in utile e patrimonio consistente.
Nel suo intervento, l’economa ha ribadito l’impegno per una gestione sempre più efficiente, orientata anche a liberare maggiori risorse del bilancio diocesano a favore delle parrocchie. È stato inoltre ricordato che l’economato ha attivato un “service” per curare la contabilità di diversi enti (Casa del clero con la RSA Novello, Pio legato Muttoni, Fondazione Caritas, Nuova Voce srl), promuovendo sinergie ed economie di scala.
Il vescovo Giuliano ha confermato l’intenzione di arrivare alla certificazione dei bilanci da parte di un revisore esterno, come passaggio per procedere poi alla pubblicazione degli stessi, in un’ottica di rendicontazione e trasparenza.
Il dott. Alessandro Pellizzaro (membro del Consiglio diocesano per gli affari economici) ha presentato il progetto realizzare un “bilancio consolidato” dell’ente diocesi e di tutti gli enti ecclesiastici – come le parrocchie – soggetti alla vigilanza del vescovo, finalizzato alla redazione di un bilancio sociale e di missione dell’intero “sistema diocesi”.
L’obiettivo, nel giro di alcuni anni, è di poter descrivere e misurare l’impatto sul territorio generato dall’attività pastorale, valutandone i risultati rispetto agli obiettivi. Il percorso richiederà sia il potenziamento del bilancio diocesano sia la redazione di bilanci parrocchiali più completi degli attuali rendiconti, includendo stato patrimoniale e informazioni capaci di tradurre in dati anche le attività pastorali ordinariamente svolte.
Nella seconda parte della giornata, don Giuseppe Miola ha presentato la situazione del servizio Sovvenire in diocesi e la destinazione dei fondi 8 per mille ricevuti annualmente dalla CEI.
Sul versante della gestione dei beni a servizio della pastorale, don Francesco Peruzzo ha illustrato i criteri suggeriti dall’ufficio amministrativo e dalla cancelleria alle parrocchie, sintetizzati in quattro parole chiave: discernimento comunitario sulla destinazione d’uso, trasparenza, sobrietà e rendicontazione delle azioni intraprese.
Infine, don Nicol Dal Molin, a nome della Commissione di formazione permanente del clero, ha condiviso una sintesi dei risultati delle riunioni di congrega vicariale 2024-25 e una proposta di rinnovamento della formula dei ritiri mensili per preti e diaconi, da sperimentare a partire dall’anno 2026-27, prevedendo anche la possibile residenza dei partecipanti presso alcune case di spiritualità.






