Gratitudine per ciò che sono e per quanto fanno e poi un incoraggiamento a proseguire con entusiasmo, fedeltà e speranza» in un ministero «indispensabile e prezioso per la vita delle nostre comunità». E’ quanto esprime il Vescovo Beniamino Pizziol ai catechisti e alle catechiste della Diocesi di Vicenza al termine del loro Convegno annuale che si è svolto dal 12 al 14 settembre 2014.
Nela lettera a loro indirizzata, il presule offre anche 5 raccomandazioni. La prima richiama il valore della testimonianza: «Amate la Chiesa», dice mons. Pizziol ai catechisti, in quanto «voi costituite per molti ragazzi e adulti la porta d’ingresso nella comunità ecclesiale, dove si viene per incontrare Cristo Gesù e fare esperienza di Lui».
Il Vescovo di Vicenza, poi, esorta i catechisti a collaborare con i genitori, che sono «i primi educatori e responsabili della fede dei loro figli», e a «fare il primo passo» per stringere «alleanze educative nel territorio», affinché in ogni parrocchia o Unità pastorale «non manchi una comunità, un gruppo educativo solido e nutrito».
Un’altra richiesta che mons. Beniamino Pizziol indirizza ai catechisti è di dare applicazione alla Nota catechistico-pastorale “Generare alla vita di fede”, in quanto essa «vi offre un orizzonte e delle mete precise per rinnovare il volto delle nostre comunità, dagli adulti agli itinerari di iniziazione alla vita cristiana con le nuove generazioni».
Infine, proprio perché «non ci si improvvisa catechista, ma lo si diviene», la raccomandazione finale del Vescovo ai catechisti è proprio quella di coltivare la formazione ministeriale donandosi il tempo per curare la propria preparazione «nei contenuti e nei metodi, nella spiritualità e nell’animazione».