Il Collegio richiama un adempimento collegato col Decreto Vescovile del 16/11/2000 (straordinaria amministrazione degli Enti) e contenuto nel REGOLAMENTO del 18/11/2000 a firma dell’Ordinario Diocesano. Il Regolamento è pubblicato nella Rivista della Diocesi del dicembre 2000 ed è stato ri-pubblicato su Collegamento pastorale del 26/11/2014 N. 17.
L’adempimento è il seguente:
Tutti gli Enti soggetti al Vescovo, nel richiedere autorizzazioni per lavori che superano € 45.000,00 devono allegare alla domanda la fotocopia di almeno tre preventivi di ditte diverse.
Quando si programmano lavori di una certa mole, non è possibile richiedere l’autorizzazione dell’Ordinario Diocesano accampando l’urgenza con lo scrivere che gli interventi cominceranno fra tre giorni, quando, di certo, si sono discussi per parecchi mesi.
Non è detto, poi che si debba scegliere, tassativamente, il preventivo che ha l’importo più basso; ci sono sempre altri parametri da valutare. Ma non ci si può scostare dai tre preventivi da presentare.
I tre preventivi devono essere allegati anche nel caso ci sia la ricerca di contributi o finanziamenti a fondo perduto, in quanto tutti gli enti finanziatori (pochissimi in verità) richiedono il costo per poterlo introdurre, poi, non modificabile, come “spesa ammessa”.
L’adempimento è il seguente:
Tutti gli Enti soggetti al Vescovo, nel richiedere autorizzazioni per lavori che superano € 45.000,00 devono allegare alla domanda la fotocopia di almeno tre preventivi di ditte diverse.
Quando si programmano lavori di una certa mole, non è possibile richiedere l’autorizzazione dell’Ordinario Diocesano accampando l’urgenza con lo scrivere che gli interventi cominceranno fra tre giorni, quando, di certo, si sono discussi per parecchi mesi.
Non è detto, poi che si debba scegliere, tassativamente, il preventivo che ha l’importo più basso; ci sono sempre altri parametri da valutare. Ma non ci si può scostare dai tre preventivi da presentare.
I tre preventivi devono essere allegati anche nel caso ci sia la ricerca di contributi o finanziamenti a fondo perduto, in quanto tutti gli enti finanziatori (pochissimi in verità) richiedono il costo per poterlo introdurre, poi, non modificabile, come “spesa ammessa”.