Cattedrale gremita per l’ultimo saluto a mons. Pietro Giacomo Nonis

L'abbraccio dei parenti, dei confratelli vescovi e dei vicentini all'amico, al pastore e allo studioso

 
Sono stati celebrati sabato 19 luglio nella Cattedrale di Vicenza i funerali del vescovo emerito di Vicenza mons. Pietro Giacomo Nonis.
 
La chiesa Cattedrale si è affollata di fedeli fin dalle ore 9 quando il feretro del presule è stato traslato dal vicino Oratorio del Gonfalone ove era stata allestita la camera ardente. La celebrazione di suffragio è stata presieduta dal vescovo di Vicenza mons. Beniamino Pizziol e concelebrata da altri 16 vescovi (tra i quali mons. Cesare Nosiglia, Arcivescovo di Torino; i vicentini mons. Agostino Marchetto e mons. Adriano Tessarollo; il vescovo di Concordia Pordenone, diocesi natale di mons. Nonis). Oltre 250 i preti diocesani e i diaconi presenti.
 
Prima dell’inizio della celebrazione eucaristica di suffragio, il prof. Marino Breganze ha pronunciato una commossa orazione funebre in ricordo di mons. Nonis, ripercorrendone la vita e sottolineandone le profonde qualità umane e intellettuali. Tra le autorità civili presenti, il presidente della Regione Veneto Luca Zaia, i sindaci di Vicenza, Brendola e Fossalta di Portogruaro; il Prefetto e il Questore di Vicenza.
 
Il Cancelliere Vescovile mons. Pavanello ha poi dato lettura dei messaggi di cordoglio pervenuti al Vescovo Pizziol dal Segretario di Stato mons. Parolin, dalla presidenza della Conferenza Episcopale Italiana, dal Patriarca di Venezia e dal Rettore dell’Università di Padova.
 
Durante l’omelia mons. Pizziol ha innanzitutto espresso i sentimenti provati dalla diocesi in questi giorni: “dolore e turbamento per la perdita di un amico, riconoscenza per la vita e il servizio di un vescovo intelligente e generoso, stima e ammirazione per il fine studioso”.
Commentando le letture scelte per la liturgia esequiale (il discorso di Paolo all’Areopago di Atene e l’incontro tra Gesù e la samaritana al pozzo di Giacobbe), il vescovo Beniamino ha poi ricordato la passione per la cultura nutrita dal suo predecessore, definendolo un “vero umanista, assetato di verità e di bellezza, capace di dialogare con tutti, ma anche di leggere in modo intelligente, critico e a volte raffinatamente ironico, la realtà nelle sue diverse sfaccettature”.
 
Mons. Pizziol ha poi ricordato anche la fede profonda di mons. Nonis, nonchè la sua carità, riservata in modo particolare alle persone con problemi psichici o di tossicodipendenza. “Il vescovo Pietro – ha concluso Pizziol – si preparava da tempo alla morte, di cui parlava come di un discrimine, uno spartiacque tra la possibilità della dannazione e quella della beatificazione. Per questo in un suo scritto aveva chiesto a Dio di poter vivere sempre nel suo santo timore, che è la prima forma dell’amore. E ancora, in una lettera alla cugina suor Alessandra, aveva espresso la sua fede sincera che si sarebbero ritrovati nel cuore della Santissima Trinità. A quel cuore e all’intercessione di Maria Madonna di Monte Berico – ha concluso mons. Pizziol – affidiamo il vescovo Pietro sicuri che anche lui si ricorderà di tutti noi”.

Al termine della celebrazione il feretro di mons. Nonis è stato tumulato nella cripta della Cattedrale ove riposano altri vescovi vicentini suoi predecessori.
 
Una Santa Messa di settimo sarà celebrata in Cattedrale martedì 22 luglio alle ore 8.30.
Il trigesimo sarà invece celebrato sempre in Cattedrale sabato 16 agosto alle ore 19.
 
don Alessio Graziani