Conclusione dell’Anno dedicato alla Vita Consacrata

Il 2 febbraio alle ore 16.30 nell'Oratorio del Gonfalone la celebrazione

 
Il 2 febbraio 2016, festa della Presentazione di Gesù al tempio, si conclude l’Anno della Vita Consacrata iniziato il 30 novembre 2014. Oltre alla Lettera apostolica di Papa Francesco, in questo anno di grazia abbiamo ricevuto in dono dalla Congregazione per la Vita Consacrata tre “lettere” che costituiscono tre pietre miliari in questo importante percorso. “Rallegratevi” è un invito alla “gioia”, quella che proviene dal saperci amati da Dio e inviati a portare ad ogni fratello questo annuncio; è un invito a rinnovare e qualificare con gioia e passione la nostra vocazione. “Scrutate” accende nel cuore il desiderio di cercare con fiducia il bello, il buono, il bene; ad accettare di misurarsi con certezze provvisorie, con situazioni nuove, con le provocazioni e le istanze dell’umanità contemporanea. Sempre in ricerca del volto di Dio, vivere la sequela di Cristo guidati dallo Spirito in una fedeltà e operosità creative. “Contemplate” infonde entusiasmo per stare con Dio in profonda comunione e con i fratelli nella gratuità, perché “l’evento della contemplazione può accadere sempre e ovunque, sul monte solitario come sui sentieri delle periferie del non-umano.” Nelle iniziative, negli incontri vari abbiamo approfondito questi temi insieme a quelli proposti dagli altri documenti della Chiesa per cercare ed attuare un cambiamento personale e comunitario. Il cammino è stato impegnativo e non termina con il concludersi dell’Anno della VC, anzi la data del 2 febbraio inoltra con maggiore consapevolezza nell’anno del Giubileo straordinario della Misericordia. Alle ore 16.30 nell’Oratorio del Gonfalone la liturgia della luce dà inizio alla solenne celebrazione. Religiose e religiosi, che celebrano quest’anno il giubileo di consacrazione, vengono chiamati per nome. Quindi, insieme ai fedeli presenti, la processione si snoda verso la cattedrale con le lampade accese e con canti di lode e di ringraziamento a Dio per il dono di oltrepassare la Porta Santa e ricevere l’abbondanza della divina Misericordia. Alla fine  della celebrazione eucaristica i festeggiati ricevono dal Vescovo un “segno”: una croce con il logo dell’anno giubilare e una foto del quadro che rappresenta le opere di misericordia corporale. L’invito “andate” fa sentire più urgente il bisogno di fare strada con i fratelli offrendo un’esperienza di fraternità, di solidarietà e di condivisione che manifesti la gioia di avere incontrato e seguito Cristo.   Sr. Mariangela Bassani